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Si è spenta ieri, dopo settimane di lotta per la vita nel reparto di Rianimazione del Santissima Annunziata di Sassari, Caterina Liliana Mancusa, 70enne suocera del reo confesso Flavio Baule, 40 anni, che lo scorso 26 febbraio, a Porto Torres, uccise brutalmente a colpi di accetta il 74enne Basilio Saladdino, ex poliziotto e marito di Liliana, e si scagliò con ferocia anche sulla ex moglie Ilaria Saladdino, figlia della defunta coppia. Quaranta giorni di agonia, poi la triste notizia: troppo gravi le ferite riportate dalla donna quella sera, nel piazzale della propria abitazione, colpita con l'ascia più volte, prima alla schiena e poi alla testa.
Dopo aver massacrato il suocero, il 40enne muratore si era scagliato sulle due donne con l'intento di uccidere anche loro. Entrambe sono tuttavia inizialmente riuscite a sopravvivere, trasferite nel reparto di terapia intensiva del palazzo Clemente, nella Rianimazione dell'Ospedale Civile. Le condizioni della 70enne erano subito apparse gravissime, ma negli ultimi giorni avevano subito ulteriori peggioramenti, fino al decesso di ieri. La figlia delle vittime ed ex moglie dell'assassino, invece, seppur in gravi condizioni pare rispondere agli stimoli dei medici, lasciando acceso un lumicino di speranza.
Marito e moglie riuniti nel brutale destino che ha travolto, lasciando scie di angoscia e dolore, la quiete della famiglia. Per Baule scatta, di conseguenza, l'accusa di duplice omicidio volontario, con tutte le aggravanti del caso, compresa quella di aver agito in presenza dei figli minori. Nell'occasione l'assassino aveva infatti accompagnato i gemellini dalla madre, prima di estrarre l'ascia e compiere la mattanza. Trasferito sin dalla sera dell'omicidio nel carcere di Bancali, il 40enne è difeso dall'avvocato Nicola Lucchi, che già la prossima settimana potrebbe richiedere l'incidente probatorio per for sottoporre il suo assistito a perizia psichiatrica.
Adesso, il sostituto procuratore Enrica Angioni - titolare dell'inchiesta - disporrà l'autopsia sul corpo di Liliana Mancusa. Le parti civili, rappresentate dagli avvocati Gianmario Solinas e Gabriele Satta del Foro di Sassari, si avvarranno di quanto già dichiarato dal gip del Tribunale di Sassari, Sergio De Luca, che dopo l'interrogatorio aveva convalidato l'arresto contestando, vista la brutalità della vicenda, l'aggravante della crudeltà.
Considerata inoltre la dinamica e il numero dei colpi inferti alle vittime, non sorge nessun dubbio sul fatto che Baule volesse uccidere anche le due donne. Dopo tanto sangue versato, adesso non resta che sperare che la giovane madre rimanga aggrappata alla vita, tornando ad abbracciare quanto prima i piccoli figli, anch'essi vittime indirette di questa terrificante e triste pagina di cronaca isolana.