“Piccole” discariche crescono, la vergogna in viale Monastir e via Po. Le foto
Non passa giorno senza che nelle strade urbane della città si creino dei veri e propri immondezzai a cielo aperto
Di: Alessandro Congia
Da via Po, passando per via San Michele, via Timavo, ancora via Seruci, fino a viale Monastir, zona periferica dove da anni è regno delle prostitute nigeriane, che s’appartano dietro i canneti con i ‘clienti’ affezionati di turno. Uno schifo, l’avvio della differenziata e del porta a porta a Cagliari ha portato una ventata di novità, inarrestabile appare la maleducazione e l’inosservanza delle regole di chi da tanti anni non paga la tassa sui rifiuti. Ma non solo, c’è anche l’abitudine di molti automobilisti dell’hinterland e dei quartieri vicini di caricare bustoni e rifiuti ingombranti e abbandonarli in mezzo a strade e marciapiedi, non curanti del degrado arrecato.
I controlli della Polizia Municipale sovente servono eccome, tant’è che il personale in borghese ha più e più volte sanzionato chi è dedito a queste attività irregolari: infatti, non solo c’è la denuncia penale per chi abbandona rifiuti in campagna o comunque in strada, ma si viene multati chi conferisce sacchetti di spazzatura non essendo residente del posto.
Divani e poltrone? Ecco dove
Le foto emblematiche scattate da Sardegna Live in via Po, nei pressi del ponte dell’Auchan, poi sul viale Monastir, adiacente viale Umberto Ticca e via dell’Agricoltura, sono soltanto un pezzetto di questo andazzo non proprio consono al rispetto per l’ambiente e al decoro urbano. Discariche con tanto di materassi, mobili, divani e sedie, a cui si aggiunge la sporcizia perenne tra migliaia di profilattici, rifiuti, escrementi e sterpaglie.
Poi, senza contare le migliaia di euro sprecati dal Comune per bonificare le aree di Sant’Elia e San Michele, dove l’assembramento del “sacchetto selvaggio” ha creato una situazione allarmante tra l’ira e la rabbia delle famiglie cagliaritane che invece rispettano regole e comportamenti.