Orgosolo

Attentato ad Orgosolo. La rivendicazione del Movimento giustizia proletaria lascerebbe presagire altre azioni

Sulla vicenda indaga la Digos e non sembrerebbe esclusa nessuna pista, nemmeno quella terroristica

Attentato ad Orgosolo. La rivendicazione del Movimento giustizia proletaria lascerebbe presagire altre azioni

Di: Redazione Sardegna Live


E' stato rivendicato dal Movimento giustizia proletaria (Mgp) l'attentato incendiario ai danni dell'auto di un carabiniere avvenuto a Orgosolo la notte del 20 maggio. L'episodio si era verificato il giorno in cui era stata anche inaugurata, alla presenza del comandante generale dell'Arma, Giovanni Nistri, la nuova caserma del paese. "Rivendichiamo la collocazione di un ordigno incendiario nella macchina di un servo delle forze del disordine, in via Sicilia, a Orgosolo, il 20 maggio", si legge in un comunicato pubblicato sul sito 'Round Robin' e intitolato 'Appiccare fuoco alle istituzioni'. 

"Se le forze del disordine colpiscono deplorevolmente quando meno aspetti un loro colpo, il Movimento giustizia proletaria – si legge ancora nel documento - non è da meno. E' con questa prima azione che il Movimento giustizia proletaria si esplicita nella sua forma di diffusione e agitazione, al popolo Italiano, invitando tutti i compagni e gli stanchi di questa oligarchia nazionale a seguire gli svolgimenti del medesimo movimento". 

Dalle immagini di video di sorveglianza si vedono due figure dare fuoco alla Bmw del militare e poi fuggire in motorino. Sulla vicenda indaga la Digos e non sembrerebbe esclusa nessuna pista, nemmeno quella terroristica. Il Movimento nel comunicato spiega che "non è l'azione a essere importante, quanto l'obbiettivo stesso. Quando un proletario, un oppresso, entra a far parte di una organizzazione repressiva e servile quale quella poliziesca, e militaresca, entra a far parte di un sistema oppressivo e condizionatorio, che include anche il proletario stesso. Non ci sono scusanti. Solo azioni. E sono queste che decreteranno il costituire del nuovo di fronte al vecchio". 

Questo episodio, avverte il Mgp, "è solo l'inizio". Al fondo del comunicato una postilla: 'Rivendicazione-numero 1-Mgp', che, se attendibile, lascerebbe presagire altre azioni.

Sull'episodio della scorsa settimana si era pronunciato anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che, dopo avere espresso solidarietà ai carabinieri, aveva richiamato l'importanza del Decreto sicurezza bis e la necessità di dare

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