In Sardegna

Sanità sarda, Nieddu e Pais in visita ai presidi di Alghero, Sassari e Ozieri

L’Assessore: “Lavoriamo per dare risposte”. Il presidente del Consiglio regionale: “Recuperare il tempo perduto”

Sanità sarda, Nieddu e Pais in visita ai presidi di Alghero, Sassari e Ozieri

Di: Antonio Caria


Nella giornata di ieri il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, l’assessore alla Sanità Mario Nieddu e il Presidente della commissione Domenico Gallus hanno incontrato i responsabili, i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari dell’ospedale civile e l’ospedale marino di Alghero, il presidio dell’elisoccorso del 118 all’interno dello scalo militare di Fertilia, gli ospedali dell’AOU di Sassari e l’ospedale Antonio Segni di Ozieri.

L’obiettivo era quello di capire le difficoltà, i problemi, i ritardi delle strutture. Ai sopralluoghi hanno partecipato anche Guido De Martini, componente  della commissione Sanità della Camera dei Deputati, il Presidente della commissione Domenico Gallus, il capogruppo della Lega  Dario Giagoni e dal consigliere regionale del Psd’az Piero Maieli.

Nelle prossime settimane  sono in programma sopralluoghi in tutti gli altri ospedali sardi.

“Andando a constatare di persona riusciamo a capire le cause di inefficienza e, magari, a risolverle. Certo – queste le parole di Pais –  dobbiamo recuperare il tempo perduto,  ottimizzare e creare una rete ospedaliera che sia in grado di dare un servizio di eccellenza ai pazienti sardi”.  

Riferendosi all’articolo pubblicato sul Sole24 ore che indica la Sardegna e la Lombardia come regioni dello “star bene” il Presidente Pais ha detto che non bisogna abbassare la guardia: “Sono felice che un quotidiano autorevole come il Sole24ore abbia riscontrato che l’indice della salute in Sardegna sia al primo posto in Italia con la Lombardia. Si tratta però solo di indicatori che non fotografano esattamente lo stato della nostra sanità. Bene dunque le statistiche e i dossier ma quello che conta per il cittadino  è  essere curato in strutture  che funzionano nella maniera migliore e nel minor tempo possibile. Purtroppo negli ultimi anni negli ospedali isolani è sempre più difficile”.  

“Quello che emerge dall'indagine è un quadro che, pur non avendo la pretesa di dare una valutazione sul sistema sanitario, offre diversi spunti di riflessione”, queste le parole dell’assessore Nieddu.

“Un'indagine che offre un punto di vista diverso rispetto all’immagine impietosa della sanità sarda dei record negativi – queste ancora le sue parole -. Questo a sottolineare la complessità della realtà isolana. La Sardegna può contare su strutture adeguate e professionalità sanitarie di alto livello, su cui oggi ricade il peso delle gravi carenze dell’isola ed è grazie alla responsabilità e allo spirito di servizio di queste figure che la nostra sanità è andata avanti in questi anni. Ora lavoriamo per dare risposte e riallineare tutti i parametri verso l’alto, con soluzioni che portino a risultati come l’abbattimento delle liste d’attesa e la copertura degli specialisti nelle strutture del territorio”.

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