Carbonia

Europee. Soddu (Pd): “Governo nazionale e regionale incapaci di spendere i fondi Ue”

Incontro a Carbonia tra il candidato per il centrosinistra e i cittadini

Europee. Soddu (Pd): “Governo nazionale e regionale incapaci di spendere i fondi Ue”

Di: Antonio Caria


Vanno avanti gli incontri tra Andrea Soddu, unico candidato sardo del centrosinistra per le elezioni europee del 26 maggio, e i cittadini. 

L’ultimo, in ordine di tempo, è stato organizzato a Carbonia: “Un’occasione – a detta degli organizzatori – per confrontarsi sui problemi che il territorio ha e sulle possibilità che l’Unione europea può mettere a disposizione per lo sviluppo dell’isola”.

Ad aprire il dibattito è stato il segretario provinciale del Pd, Daniele Reginali che ha messo l’accento sulle opportunità che già l’Ue ha offerto al territorio “Come il premio europeo del paesaggio che per esempio ha rappresentato una risorsa importante per Carbonia”, e quanto ancora si può fare per migliorare le condizioni economiche e sociali delle nostre comunità. 

A suo modo di vedere, “Le risorse che l’Ue ci mette a disposizione sono importanti per la Sardegna, non servono quindi posizioni demagogiche né chiusure dei porti ma bisogna confronti su temi e azioni. Serve una politica europea che sappia appassionare e non parlare solo in negativo, anche perché ci ha salvato in tante occasioni: se l’Europa non fosse intervenuta sulla questione finanziaria, sugli effetti negativi del reddito di cittadinanza e altre misure sarebbe stato un grave problema per tutti”. 

“Ma c’è un tema sul quale l’Europa deve dedicare una forte attenzione: gli investimenti in sviluppo e infrastrutture – ha rimarcato Soddu – ma per ottenere dei risultati e i fondi necessari alla realizzazione delle infrastrutture servono due cose: avere un rappresentante della Sardegna a Bruxelles e insieme lavorare sul territorio per porre rimedio all’incapacità nazionale e regionale di usare e spendere quei fondi che arrivano dall’Europa e che troppo spesso ritornano indietro”.

Nel corso dell’incontro si è parlato anche, di quello che è stato definito “Dell inefficienza del sistema Italia”: “Parte del business del porto canale di Cagliari si è trasferiti a Tangeri in Marocco anche perché le ditte hanno trovato un governo al quale hanno chiesto di fare un chilometro di ferrovia e glielo hanno fatto in otto giorni. Qui ci vogliono decenni”, queste ancora le sue parole

“Nel 1977 Enrico Berlinguer spingeva per una Europa unita andando anche contro la Russia, diceva serve: una Europa forte. La lungimiranza di Berlinguer ci deve servire da lezione e far riflettere – ha detto Emanuele Madeddu, segretario della Filctem Cgil del Sulcis Iglesiente -. Chiedo ad Andrea di andare a Bruxelles e portare le questioni sarde, perché nella scorsa legislatura pur con  tanti eurodeputati sardi non siamo riusciti a portare le nostre battaglie. Si dice dal 2025 non si può più usare il carbone nelle imprese, ma poi non ci dicono come deve arrivare il metano in Sardegna”.
Tra le questioni discusse nono solo tematiche legate all’economia e allo sviluppo dell’isola. “Quello del 26 maggio – ha rimarcato Soddu – è un voto molto politico, di prospettiva, di quello che vogliamo, di libertà! Perché quando si vuole costruire un muro come quello in Ungheria, allora vuol dire che dobbiamo difendere prima di tutto la libertà!”.

“Non dobbiamo sottovalutare questo grande equilibrio di pace tra i popoli di cui abbiamo goduto per decenni e i benefici della circolazione della moneta unica – queste le parole del segretario regionale del Pd, Emanuele Cani -. Dobbiamo evidenziare l’importanza politica, culturale e sociale delle elezioni del 26, maturare questa consapevolezza, perché purtroppo come cittadini siamo spesso distanti dall’Europa, impegnati solo a livello politico nazionale, regionale e locale”.

“Dobbiamo fare una battaglia e la dobbiamo fare per il nostro candidato Andrea Soddu. Possiamo avere anche un’attenzione per altri candidati visto che c’è un sistema che prevede tre preferenze, ma io personalmente voterò per Andrea, perché ne vale davvero la pena”, ha concluso il segretario regionale dei Dem.

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