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È stato un fine settimana all’insegna della riscoperta del patrimonio culturale e ambientale di Porto Torres e dell’Asinara, tra musei, siti archeologici, chiese e tante strutture.
L’evento “Porto Torres Asinara Monumenti Aperti”, che si è svolto sabato 11 e domenica 12 maggio, ha fatto registrare un buon numero di presenze: sono state 15.937 le firme apposte sui registri dei trentuno monumenti accessibili in città e sull’isola parco.
La manifestazione è stata organizzata dal Comune di Porto Torres, che ha aderito alla rete regionale di Imago Mundi, in collaborazione con istituzioni, scuole, associazioni, aziende private, gestori dei siti e operatori culturali.
I monumenti più visitati in città sono stati quelli dell’antica Colonia Iulia di Turris Libisonis (1.269), seguiti dalla Necropoli di via Libio 53 (1.255) e dalla Scuola Elementare De Amicis (734).
Buoni i numeri anche per il Percorso della Legalità sull’isola dell’Asinara: i sei stabili di Cala d’Oliva inseriti nel circuito che ha ricordato la vita del periodo carcerario e le vittime della criminalità organizzata (Caserma Falcone Borsellino, Chiesa dell’Immacolata Concezione, Carcere Bunker, Transito Nuovo, Caseificio e Osservatorio della Memoria), che hanno totalizzato in tutto 1.387 firme.
“È stato un bellissimo fine settimana sia a Porto Torres che nell’altra metà del territorio comunale, l’isola dell’Asinara. Un weekend in cui sono stati protagonisti i ragazzi ma anche i promotori dei diversi eventi, ben sedici, che si sono svolti in questa edizione. Tanti portotorresi hanno approfittato di queste due giornate per riscoprire, o magari conoscere per la prima volta, il nostro patrimonio – ha sottolineato l’Assessora alla Cultura, Mara Rassu – e nei registri hanno firmato anche visitatori provenienti dal Sud Sardegna, dalla Gallura, dall’hinterland e persino dalla Polonia, dall’Olanda e dalla Francia. Una vasta platea di persone ha potuto guardare la città con occhi diversi, anche grazie ai racconti degli studenti delle scuole, che hanno indossato i panni delle guide turistiche, vivendo ancora una volta un importante momento formativo ed educativo. I numeri registrati sono davvero elevati se si pensa che molte delle aree inserite nel programma di Monumenti Aperti sono siti archeologici con accessi contingentati per garantire la sicurezza e che alcuni siti hanno dovuto effettuare orari ridotti a causa delle funzioni religiose”.
Hanno viaggiato a pieno carico il bus turistico scoperto e il bus navetta per i siti fuori città, con guide a bordo, messi a disposizione dal Comune che ha anche organizzato un servizio di trasporto straordinario su gomma è stato organizzato anche sull’isola dell’Asinara per trasferire i visitatori da Cala Reale, approdo del traghetto Delcomar, a Cala d’Oliva.
“La manifestazione funziona grazie alla sinergia tra il Comune e i diversi enti che hanno competenze nelle varie aree, le scuole, i docenti, i gestori dei siti, i volontari, le associazioni e gli operatori culturali. Mi sento di fare un ringraziamento a loro – ha aggiunto il Sindaco Sean Wheeler – e anche alla struttura comunale, perché non è mai semplice mettere in piedi un’iniziativa che coinvolge così tanti attori pubblici e privati e ben 1200 studenti. Un ringraziamento lo voglio estendere anche alla nostra società in house, la Multiservizi, che si è adoperata egregiamente per garantire il decoro e la pulizia nei siti in città e in quelli dell’Asinara”.
Tra gli eventi collaterali, ottimo riscontro per i concerti dei Cantori della Resurrezione, del Coro Polifonico Turritano sia nella formazione originale che assieme alle Voci Bianche, dei Madrigalisti Turritani, di Musica Antiqua, dell’insieme vocale Nova Euphonia e dalla Corale studentesca interscolastica “Città di Sassari”.
Nella necropoli di via Libio, la Fondazione via Libio 53 ha allestito uno spazio di aggregazione con Etnos e Artigianando, proponendo una suggestiva rievocazione storica con la partecipazione dei figuranti del Castrum romano di La Crucca, mentre nell’area archeologica di Turris Libisonis il Polo Museale della Sardegna e Sardinia Romana hanno illustrato i traffici e i commerci in età imperiale.
Interessante anche la visita in lingua sassarese svolta da Alessandro Derrù nel Rifugio di via Foscolo, mentre I Sette Mari e Turista No Problem hanno proposto attività subacquee e tour in bicicletta a Porto Torres e all’Asinara. Non è mancato il “Social Media Team” formato da alcune classi delle scuole superiori che hanno contribuito ad animare la pagina Facebook Porto Torres Asinara Monumenti Aperti.