Talana

Non ha i soldi per il mangime, un allevatore di Talana cede i suoi 700 maialini al Comune

“Dalla Giunta Regionale solo “parole, parole, parole” come la famosa canzone”

Non ha i soldi per il mangime, un allevatore di Talana cede i suoi 700 maialini al Comune

Di: Sabrina Cau


Ha portato avanti la sua attività di allevatore per anni con fierezza e determinazione, ma dopo quasi due anni di emergenza Covid, Stefano Arzu, lavoratore onesto e infaticabile non ce la fa più: il mercato è fermo, le entrate davvero irrisorie. E a tutto questo si è aggiunto anche il mancato ricevimento del benessere animale dei suini del 2021. Giocoforza, è stato costretto a denunciare pubblicamente la difficile situazione che sta portando allo sfascio le sue due Aziende in un momento difficoltoso per tutto il mondo agricolo. Nelle campagne di Arbuleu, il suo è un allevamento modello con tutte le certificazioni e, oltre ai maiali, ci sono anche mucche e capre. Il suo lavoro nella suinicoltura è, inoltre, certificato da anni nel campo della biosicurezza contro la peste suina africana e nel benessere animale.

Sono una persona abituata a lavorare duramente, ma questa situazione è diventata insostenibile, i fondi per il benessere animale sono fondamentali - dichiara Stefano Arzu ai microfoni di Sardegna Live - ho già consegnato i registri e le chiavi del mio allevamento al sindaco di Talana, Christian Paolo Loddo”.

All’allevatore spetterebbero 65mila euro, ma in Assessorato nessuno gli ha dato una risposta in merito, pertanto, lui continua la sua denuncia mettendoci la faccia.

“Non mi sono svegliato una mattina e ho chiesto quei soldi alla Regione. Semplicemente sono un mio diritto e mi servono per dare da mangiare ai miei animali, il prezzo del mangime continua a salire: da 40 a 50 euro al quintale, per non parlare dei prezzi del carburante, dell’energia elettrica e di tutto il resto. Non ho visto nessuna volontà politica per risolvere il problema - continua - mi sarei aspettato tutt’altro dal titolare dell’assessorato all’agricoltura Gabriella Murgia che, purtroppo devo dirlo, ha dimostrato di non avere a cuore il comparto agricolo. Non capisco poi, perché abbia messo in dubbio la mia onestà. Io non sono né falso, né bugiardo e tutto ciò che dico è ampiamente documentato, l’attendibilità delle mie richieste può essere confermata da Coldiretti”.

L’imprenditore ogliastrino si premura, infine, di ricordarci il ruolo di primo piano di sua moglie Maria Maddalena Mulas, sempre al suo fianco nella battaglia contro la Regione: “ho apprezzato la sua determinazione nel rispondere all’assessore Murgia, ha cercato di farle comprendere le reali difficoltà e i costi da sostenere nelle nostre aziende. Io sono molto tenace e deciso ad andare fino in fondo e il suo aiuto insieme a quello di chi mi sta supportando, fin dall’inizio senza esitazioni, è fondamentale. Ho la solidarietà di tutto il mondo agricolo, del sindaco di Talana Christian Paolo Loddo, di Coldiretti Sardegna guidata dal presidente e direttore regionale Battista Cualbu, di Luca Saba e dal presidente e direttore della Federazione locale Nuoro Ogliastra Leonardo Salis e Alessandro Serra. Ringrazio tutti dal profondo del cuore”.

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