Bosa

Monumenti Aperti 2019. Bosa apre i siti per la decima volta

Il Sindaco Luigi Mastino: “Attenzione, rispetto, amore, saperi, sono le parole d’ordine che chiediamo ai giovani"

Monumenti Aperti 2019. Bosa apre i siti per la decima volta

Di: Antonio Caria, fotografia monumentiaperti.com


Il primo fine settimana della ventitreesima edizione di Monumenti Aperti arriva anche a Bosa che, per il decimo anno, aprirà gratuitamente i suoi siti nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 aprile. 

“Una città quella di Bosa ricca di storia, cultura ed arte che ben si presta a fare da cornice alla manifestazione Monumenti Aperti. Il coinvolgimento degli studenti, che divengono per un giorno protagonisti e divulgatori di sapere, apre una speranza che è quella che la conoscenza di ciò che ci sta intorno si traduca poi in consapevole apprezzamento, rispetto diffuso, volontà ferrea di tutelare, conservare e valorizzare ciò che le generazioni passate ci hanno lasciato. È sui giovani che occorre puntare – scrive il sindaco Luigi Mastino – se vogliamo che nella nostra comunità cresca la coscienza del valore di ciò che si possiede. Se vogliamo che si aprano gli occhi alla bellezza che ci circonda. Se vogliamo che si rafforzi il senso di una comunità arricchita dalla tradizione e dal suo passato. Attenzione, rispetto, amore, saperi, sono le parole d’ordine che chiediamo ai giovani, anche attraverso monumenti aperti, di riuscire a far proprie”.

Questi i 19 monumenti aperti con ben cinque 5 novità rispetto allo scorso anno: la Chiesa del Rosario, Piazza Costituzione o Piazza Fontana, il Convento del Carmelo, la Chiesa di Santa Maria Stella Maris a Bosa Marina e la Chiesa di San Pietro extra muros, il Corso Vittorio Emanuele, la Biblioteca Diocesana Alghero-Bosa che tra l’altro custodisce una Bibbia in lingua latina del 1574 stampata a Venezia, la Cattedrale della Beata Vergine Immacolata con i dipinti, quasi tutti realizzati da Emilio Scherer, la Pinacoteca Antonio Atza dedicata ad uno dei più grandi protagonisti dell’arte visiva sarda della seconda metà del Novecento, il museo Casa Deriu che all’ultimo piano ospita la Pinacoteca Melkiorre Melis, artista bosano del novecento. La Sede della Società Operaia che dispone di un archivio dove vengono custoditi tutti i documenti storici e che ospita la collezione delle opere del pittore Emilio Scherer, la Biblioteca e Archivio Storico, la Chiesa del Carmelo e il Quartiere di Sa Costa che ha mantenuto inalterato il suo aspetto nel corso dei secoli, la Chiesa di Regnos Altos che sorge nel cortile del Castello dei Malaspina. Anche l’antico Canto a Tragiu, il canto a più voci di tradizione orale di Bosa, è uno dei monumenti aperti.

Tra gli eventi collaterali, a Casa Deriu, saranno in mostra dopo un restauro 18 opere del FEC provenienti dal Convento dei Cappuccini di Bosa, sedici dipinti ad olio su tela e due statue lignee policrome raffiguranti San Francesco che risalgono al XVIII secolo e sono attribuite ad autori di scuola sarda e sarda-napoletana.

Inoltre l’Associazione Strada della Malvasia, aprirà la propria sede per degustazioni ed eventuali visite guidate alle vigne del Vino Malvasia di Bosa mentre in via Ultima Costa presso il Presidio Turistico, le maestre del filet di Bosa eseguiranno delle dimostrazioni sulla lavorazione del Filet di Bosa.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, la mattina di sabato dalle 16.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00. Nelle due giornate saranno attivi il trenino turistico con partenza da angolo Piazza Monumento; percorso: Chiesa del Carmelo, San Giovanni, Castello Malaspina, Convento Cappuccini, Chiesa Bosa Marina, le Conce, chiesa San Pietro, Cattedrale e corso Vittorio Emanuele. Questi gli orari: 10.30 - 11.30 - 12.30, nel pomeriggio 16.00 - 17.00 - 18.00 - 19.00; e il battello per un’ora di escursione lungo il fiume Temo. Partenza dalla banchina vicino Ponte Vecchio. Un Info point sarà allestito presso Casa Deriu nel Corso Vittorio Emanuele.

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