Macomer

Omicidio Manuel Careddu, Piscitelli: “Novità procedurali su questo orrendo delitto”

Parla il legale della famiglia di Manuel, l’avvocato Gianfranco Piscitelli

Omicidio Manuel Careddu, Piscitelli: “Novità procedurali su questo orrendo delitto”

Di: Alessandro Congia


Era l’ultimo giorno concesso ai difensori degli imputati maggiorenni per l’omicidio di Manuel Careddu per richiedere formalmente per i loro assistiti il rito abbreviato e, puntualmente, come prevedibile lo hanno fatto: in questo modo i loro clienti avranno diritto, già in partenza, ad uno sconto di pena pari ad un terzo rispetto alla condanna finale; stessa mossa difensiva già adottata dai difensori degli altri due imputati minorenni con prima udienza fissata per il 17 maggio2019 a Cagliari. Ma per due dei maggiorenni c’è di più: l’avvocato Schintu, difensore di Christian Fodde, ha avanzato per il suo assistito una richiesta di rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica che accerti l’incapacità di intendere e volere del suo assistito al momento dei fatti di cui è accusato. 

Sarà il Giudice ora a vagliare le richieste ed accettare o meno tale condizione. E’ evidente come, anche nel processo ai maggiorenni, le difese stiano tentando ogni mossa possibile per evitare o limitare delle condanne, allo stato dei fatti, quasi scontate.
La madre del povero Manuel, Fabiola Balardi,  era già rimasta sconvolta dalla notizia del patteggiamento a soli quattro anni di condanna per l’altro imputato maggiorenne  per soppressione ed occultamento di cadavere, Nicola Caboni, certamente queste nuove strategie difensive non placheranno il suo dolore.

L’avvocato Gianfrancesco Piscitelli, legale di fiducia della famiglia paterna di Manuel, il quale aveva avuto già dure parole per le decisioni difensive dei minorenni imputati che li faranno godere di sconti di pena, a queste nuove notizie rivela a Sardegna Live: “In questa brutta vicenda – dice - ho curato in un primo momento gli interessi della famiglia paterna al momento della scomparsa di Manuel, assistendoli con l’Associazione Penelope Sardegna Onlus di cui sono il Presidente e che è nota per l’impegno in favore delle persone scomparse. Successivamente, dopo il tragico epilogo della scomparsa, sono diventato l’avvocato di fiducia. Ero certo che i colleghi della difesa  avrebbero optato per la richiesta del rito abbreviato per consentire ai loro assistiti di godere di consistenti sconti di pena, opportunità che vedrà questo processo come uno degli ultimi ad usufruire di tali “agevolazioni” poiché con la recentissima legge non sarà più consentito per questi delitti. Mi costituirò certamente parte civile per la famiglia Careddu e, avendo assistito a tutti gli accertamenti dei Ris ed approfondito la perizia autoptica e le dichiarazioni dei rei, sosterrò fermamente la tesi del branco accanito ed infervorato da almeno due dei soggetti in grado di manipolare gli altri. Dalle indagini non ritengo assolutamente che il Fodde fosse incapace di intendere e volere ma che, anzi, lui e la ragazza minorenne, fossero lucidi e consapevoli in modo agghiacciante, da ergersi a capi del branco, manipolando i componenti ed i partecipanti all’efferato delitto. E’ giusto per i nostri giovani che venga smontata questa “idea di impunità” che sta prendendo piede tra i giovani e spero che vengano inflitte pene esemplari che lascino un segno ed evitino future emulazioni. Resto in attesa di conoscere la data che verrà fissata per la prima udienza”.

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