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Una volontaria della Croce rossa italiana, studentessa all'Università di Cagliari, Natalia Vacca Ferrai, 21 anni, E' stata aggredita e molestata da un uomo mentre raggiungeva la mensa dell'ateneo. Natalia Vacca Ferrai, 21 anni, volontaria della Croce rossa italiana e studentessa all'Università di Cagliari, ha denunciato ai carabinieri e sui social quanto accaduto due giorni fa, affermando che lo ha fatto principalmente "per aiutare le altre ragazze che non hanno avuto la mia stessa forza di denunciare".
L'episodio è avvenuto in una traversa di via Is Cornalisa, nel quartiere di Is Mirrionis. La studentessa stava raggiungendo la mensa universitaria dopo aver finito il turno alla Croce rossa. Indossava l'uniforme della Cri quando è stata aggredita alle spalle da un uomo di circa 30-40 anni, col volto occultato da un cappello e dalla mascherina. "Mi sono sentita toccare dietro", racconta. Gesto a cui è seguita una frase volgare a sfondo sessuale. La giovane, giratasi, ha cercato di difendersi colpendo l'aggressore con una, quando lo stesso l'ha colpita con una manata.
La giovane fortunatamente è riuscita a fuggire, recandosi prima presso la stazione dei carabinieri e poi il Pronto soccorso dove è stata refertata. Il giorno successivo, nella mattinata di ieri, ha presentato una denuncia formale. Successivamente ha reso nota la sua storia sui social. "Ho avuto incertezza nel denunciare quanto accaduto - confessa - ma è giusto. Per me, per altre donne".
A tal proposito, l'associazione studentesca Unica ha organizzato per sabato 22 gennaio in via Sulcis, non troppo distante dal luogo dell'aggressione, un un sit-in che sarà seguito da un'assemblea di quartiere. "Vogliamo mantenere alta l'attenzione sull'enorme disagio che ancora le donne vivono, oltre che manifestare l'indignazione per le violenze che ancora si susseguono indiscriminate senza ricevere giustizia", raccontano gli studenti.
Parole di solidarietà anche dalla senatrice della Lega Michelina Lunesu: "Nella stessa giornata in cui si cominciano a delineare le responsabilità dei soprusi patiti da altre giovani donne a Milano nella notte di Capodanno, la denuncia di Natalia assume ancora più forza e valore, e ci ricorda come la libertà della donna sia quotidianamente sotto attacco. Mi auguro che il responsabile sia presto individuato e che paghi come previsto dalla legge".