Ghilarza

Pasqua con la ‘mappa dei disagi’ al pronto soccorso, scatta il presidio di protesta per carenza di medici e personale

Per Raffaele Manca, Livio Deligia e Immacolata Boeddu, portavoce del Comitato, la situazione è divenuta insostenibile

Pasqua con la ‘mappa dei disagi’ al pronto soccorso, scatta il presidio di protesta per carenza di medici e personale

Di: Redazione Sardegna Live


“Da anni, ormai, sotto le feste di Pasqua come nel periodo estivo e in quello natalizio, nel Presidio Ospedaliero di Ghilarza deflagra puntualmente il carico esplosivo del servizio di Pronto Soccorso/Punto di Primo intervento”.

Lo scrivono in una nota Raffaele Manca, Livio Deligia e Immacolata Boeddu, portavoce del Comitato, che annunciano un sit in di protesta previsto per domani, sabato 20 aprile 2019, dalle ore 10 alle ore 12.30, davanti al Pronto Soccorso/Punto di Primo Intervento dell’Ospedale Delogu: “Continuando a coltivare la sostanziale inosservanza delle previsioni formalizzate per il Delogu nel Piano Regionale di ridefinizione della rete ospedaliera – si legge in un comunicato - responsabilmente accettate dal territorio nonostante le relative e dolorose amputazioni, i Direttori di Ats e della Assldi Oristano non hanno trovato di meglio che disporre la recente chiusura “temporanea” del servizio di Pronto Soccorso/Punto di Primo intervento”. 

I disagi

La motivazione è quella ormai usuale e ricorrente: grave carenza di personale medico. Nonostante la situazione di incompletezza dell’organico perduri e sia conosciuta fin dalla data di approvazione del Piano Regionale (Seduta Consiliare del 25 ottobre 2017), le Autorità competenti hanno omesso di porvi rimedio col necessario reclutamento di personale e giustificano anche il provvedimento in oggetto con il richiamo della particolare urgenza che, per essere tale, non può però non avere anche una connotazione di straordinarietà. 

Non è il caso di Ghilarza, perché i motivi di urgenza sono stati invocati ripetitivamente e per periodi di fatto contigui e praticamente illimitati, dimenticando che gli stessi, una volta richiamati, obbligano e vincolano, comunque, il pubblico amministratore all’adozione dei rimedi atti a risolvere la situazione, se non nell’immediatezza almeno in tempi rapidi. 

Fortunatamente la tempestività dell’intervento dei sindaci e dei Consiglieri Regionali del territorio dell’Alto Oristanese presso l’Assessore Regionale dell'Igiene e Sanità, di recente nomina, ha scongiurato l’effettiva sospensione del Servizio, prevista a decorrere dalla data del 21 aprile 2019, e ha determinato l’annullamento del provvedimento adottato da Ats e Assl Oristanese. 

Come ovvio, la soluzione operativa che adesso il territorio rivendica non compete alla rappresentanza politica ma all’apparato burocratico, lo stesso che, fino ad oggi, si è barcamenato tra scelte marginalizzanti e tentativi improvvisati, quando non anche dannosi per il complesso dei servizi della struttura ospedaliera. 

Areus ha battuto sul tempo Ats e Assl e, dichiarandosi “pronta a lavorare al Delogu”, ha rilanciato il gioco trasversale delle tre carte dichiarando che, per “l'attuazione del progetto del Centro di Emergenza Territoriale (previsto a Ghilarza dal Piano Regionale di ridefinizione della rete ospedaliera), l'Azienda ha quantificato in sei il numero di operatori (tre medici e tre infermieri) da destinare all'attività delle 12 ore notturne del Centro, in partnership con l'Ats per le 12 ore diurne nelle quali verrà utilizzato il personale medico e infermieristico dei reparti ospedalieri”.  

Areus dimentica che le lotte degli ultimi due anni, portate avanti con fermezza dal territorio e dal Comitato, sono state incentrate sul rafforzamento funzionale nell’Ospedale Delogu dei servizi previsti e assegnati dal Piano Regionale di ridefinizione della rete ospedaliera e, in particolare, sul mantenimento e l’operatività h. 24 del Servizio di Pronto Soccorso/Punto di Primo Intervento. 

Se Areus, in partnership con l'Ats, nel suo percorso di presa in carico della gestione diretta di postazioni di soccorso avanzato (strutture, personale e mezzi), pensa davvero di farci sedere al tavolo del gioco truffaldino delle tre carte (Pronto Soccorso/Punto di Primo Intervento – Servizio di Chirurgia – Servizio di Medicina), dal quale ci siamo sottratti con mesi e mesi di lotta, si sbaglia davvero. 

A nostro giudizio il personale medico e infermieristico dei reparti ospedalieri di Medicina e di Chirurgia deve essere inquadrato e deve permanere ordinariamente nei rispettivi servizi, così come il personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso/Punto di Primo Intervento deve essere inquadrato e deve permanere ordinariamente nel relativo ambito. 

Per focalizzare tale obiettivo con estrema chiarezza, il Comitato organizza un apposito presidio Sabato 20 aprile, dalle ore 10 alle ore 12.30, davanti al Pronto Soccorso/Punto di Primo Intervento dell’Ospedale Delogu e invita alla partecipazione i propri attivisti e i cittadini del Guilcier e del  Barigadu.

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