Cagliari

Furti in abitazioni e attività produttive. Confartigianato: “In Sardegna denunce in calo ma resta alta la percezione d’insicurezza"

Stefano Mameli: “Merito anche di antifurto evoluti e intelligenti: l’altissima tecnologia è utile anche a scongiurare le brutte sorprese”

Furti in abitazioni e attività produttive. Confartigianato: “In Sardegna denunce in calo ma resta alta la percezione d’insicurezza

Di: Antonio Caria


In Sardegna i reati verso le abitazioni e le attività produttive sono in calo anche se la percezione di insicurezza che hanno le famiglie e le imprese è in aumento. 

A dirlo sono i dati riferiti al 2017, forniti al Sole 24 Ore, dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, che fotografano unicamente i delitti “emersi” in seguito alle segnalazioni delle Forze di Polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria, DIA, Polizia Municipale, Polizia Provinciale, Guardia Costiera). 

Secondo l’analisi sulle abitazioni, cali si registrano a Sassari (-18,43%) e Nuoro (-5,80%) mentre aumentano a Oristano (+5,33%) e Cagliari (+18.20%). 

Tutte in calo, invece, le segnalazioni alla Pubblica Sicurezza per rapine contro le attività imprenditoriali: -14,36% di Cagliari,-23,53 a Nuoro e -10,21% a Sassari. I dati su Oristano segnano uno 0% (tasso invariato). 

“I dati della nostra regione da una parte sono confortanti perché vedono i nostri territori negli ultimi posti delle classifiche nazionali – ha sottolineato Stefano Mameli, Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – dall’altra parte sappiamo bene, purtroppo, come da questi calcoli restano fuori i fenomeni di microcriminalità, anch’essi diffusi sul territorio ma che per diversi motivi sfuggono al controllo delle autorità e la cui denuncia da parte delle vittime a volte non è affatto scontata”. “Però dobbiamo dire che probabilmente le basse percentuali sono dovute anche alla crescita di “sistemi d’allarme” ad altissima efficienza e precisione – sottolinea Mameli - ovviamente parliamo di prodotti che devono essere certificati dagli enti accreditati e installati da artigiani anch’essi certificati”. 

Una rielaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, sempre su fonte Ministero dell’Interno e Il Sole24Ore, sottolinea come le denunce in tutta l’Isola per atti contro le abitazioni e le attività produttive nel 2017 siano state in totale 4mila068, (media di 11,1 al giorno).

Le attività imprenditoriali sarde hanno denunciato 1.371 atti. Nella classifica nazionale, Sassari è al 57esimo posto, Cagliari al 77esimo, Oristano 101esimo e, Nuoro, al 104esimo. Per quanto riguarda le denunce per atti contro le abitazioni isolane, queste sono state 2mila 697 (7,3 al giorno) in calo dello 0,25%. A livello nazionale, Sassari è all’84esimo posto, Cagliari al 94esimo, Nuoro 101esimo e Oristano al 106esimo. 

“Forse è per questo che le famiglie maggiormente avvedute, disponibilità economica permettendo, stiano decidendo in misura sempre crescente di correre ai ripari – continua Mameli - installando porte blindate con serrature sempre più sofisticate, sistemi d’allarme, inferriate a porte e/o finestre, vetri e infissi anti-intrusione, telecamere”. 

“Eppure ci sono ancora tantissime abitazioni indifese e ancora troppe persone che sembrano attendere il primo furto – ha concluso il Segretario – o, se va bene, il primo tentativo di furto per correre ai ripari. Un comportamento molto rischioso, soprattutto durante l’esodo estivo e dello svuotamento dei centri abitati a favore delle località di vacanza. Una transumanza che tradizionalmente favorisce i “topi d’appartamento””. 

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