Pochi medici per il reparto di Cardiologia dell'ospedale di Lanusei che rischierebbe uno stop. E' quanto denuncia l'associazione dei cardiopatici "Amici del Cuore", da anni impegnata nella difesa del reparto e che ora promette battaglia insieme al consigliere regionale del Pd Salvatore Corrias. Domani è prevista una riunione per decidere il da farsi, ma, intanto, la direzione dell'ospedale smentisce una chiusura imminente.

"La chiusura del reparto di Cardiologia è l'ennesima cronaca di una morte annunciata - spiegano - l'epilogo conclamato di una situazione già difficile, dovuta alla cronica mancanza di medici specialisti, che è tale da non aver consentito, sinora, nemmeno l'attivazione del laboratorio di Emodinamica, sul quale ci siamo tanto adoperati.

L'imminente chiusura del reparto, annunciata per questo prossimo lunedì, a meno di variazioni dell'ultim'ora, conferma lo stato di agonia della sanità ospedaliera, specie nei territori periferici, dove la buona lena e l'abnegazione del personale medico non bastano più, e con essa nemmeno la pazienza dei cardiopatici ogliastrini, costretti a recarsi a Nuoro, se non altrove. Chiediamo che si sventi da subito la paventata possibilità di chiusura del reparto, che è vitale per i cardiopatici e per tutti noi ogliastrini".

Il direttore sanitario dell'ospedale di Lanusei Luigi Ferrai, interpellato dall'ANSA, non conferma lo stop: "Non ho notizie di chiusure imminenti del reparto, le difficoltà per la carenza di dirigenti medici nell'unità operativa ci sono da anni. Ogni giorno lavoriamo per il giorno dopo. I turni sono coperti fino a questo fine settimana, da domenica penseremo per la prossima".