Alghero

Volo Ryanair da Alghero a Bologna: i passeggeri arrivano a destinazione 15 ore dopo

Un problema ai portelloni è costato ai passeggeri una notte di estenuante attesa. L'odissea raccontata dai presenti

Volo Ryanair da Alghero a Bologna: i passeggeri arrivano a destinazione 15 ore dopo

Di: Giammaria Lavena


Dopo estenuanti ore di attesa la partenza del volo che avrebbe dovuto trasportare decine di passeggeri da Alghero a Bologna, previsto per le 18,05 di ieri, si è concretizzata solo questa mattina alle 7,30. Tutto è nato da un iniziale problema legato ai sensori dei portelloni, che in un primo momento pareva facilmente risolvibile, ma i minuti sono diventati ore e intorno alle 23 i passeggeri sono stati invitati a scendere dall'aereo. Si è reso dunque necessario l'intervento di un tecnico, giunto dalla penisola con un jet privato, e solo alle 3,30 del mattino i viaggiatori sono stati informati che non ci sarebbe stata possibilità di partire prima di quattro ore più tardi.

E' stata offerta loro la possibilità di raggiungere un albergo a spese della compagnia, ma tanti hanno preferito attendere in aeroporto dato il breve lasso di tempo che ormai li separava dalla partenza. Non pochi i disagi creati ai presenti, che hanno visto ritardare di oltre 13 ore il decollo a discapito dei diversi impegni, fra chi viaggiava per motivi di lavoro e chi invece per urgenti necessità personali. Nonostante il nervosismo e l'indignazione i passeggeri hanno mantenuto la calma osservando un comportamento encomiabile. 

Testimonianza del generale disagio venutosi a creare le parole di una passeggera, che ha raccontato quanto accaduto a Sardegna Live: "Dopo averci avvisato che sarebbe arrivato un tecnico da Bergamo per risolvere il problema siamo rimasti diverse ore in attesa. A un certo punto tramite una comunicazione audio la compagnia si è scusata per il ritardo e ci ha informati che ci sarebbe stato un ulteriore ritardo. Da quel momento è stato un continuo susseguirsi di situazioni in cui affermavano che avremmo dovuto attendere ancora mezz'ora".

La pazienza generale è vacillata al punto che un gruppo di passeggeri ha deciso di agire: "Sono andati a chiedere di parlare col direttore dell'aeroporto, ma gli è stato riferito che non era possibile. Dopo insistenti lamentele, alle 3,30 ci è stato detto che il volo sarebbe partito alle 7,30. Ci è stata presentata la possibilità di recarci in un hotel vicino; io, come tanti altri, ho rifiutato e ho passato la notte in aeroporto. Stamattina ci sono stati forniti dei voucher per la colazione, mentre nella serata di ieri le hostess hanno distribuito acqua e panini del bar".

Un vero e proprio sospiro di sollievo quando questa mattina i viaggiatori hanno messo piede all'aeroporto Marconi. E' solo l'ultimo di una serie di disagi che da sempre penalizzano la Sardegna, isolata territorialmente dal resto del Paese. Una condizione nella quale sono relegati gli abitanti, cittadini del mondo di fatto costretti a una comunicazione distante, paralizzati in una rete il cui meccanismo principale scricchiola davanti all'inefficienza che costringe i passeggeri a situazioni di grave impedimento.

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