Desulo

Il gelo paralizza Desulo. Blackout totale, il sindaco: "Surreale, non riesco a darmi una risposta"

Il paese si trova da circa 36 ore completamente isolato: saltate linee elettriche e telefoniche, popolazione esposta al freddo. E le attività costrette a un altro stop, la testimonianza del titolare di una pescheria: "Costretto a buttare tutta la merce, sembra di tornare indietro di sessant'anni"

Il gelo paralizza Desulo. Blackout totale, il sindaco:

Di: Giammaria Lavena - Foto Simone Littarru


Blackout e disagi a Desulo dove il maltempo ha lasciato il paese in seria difficoltà. Il gelo ha messo all’angolo il centro montano del Mandrolisai, con gli abitanti costretti a rimanere senza elettricità e senza praticamente linea telefonica e internet. Una situazione che si protrae da oltre un giorno, lasciando di fatto il paese “in ghiaccio”, inerme davanti all’impossibilità di fronteggiare l’emergenza. Attività chiuse e case senza corrente elettrica, mancanza di acqua calda: ognuno si arrangia come può di fronte all’imperversare del maltempo, fra caminetti improvvisati e lampade o pile per far luce. Disattivati persino i numeri di emergenza: impossibile contattare soccorsi o forze dell’ordine.

A ciò si aggiunge una scarsa viabilità delle strade, che nelle ultime ore sono state parzialmente liberate complice il miglioramento della situazione metereologica, ma che ieri erano praticamente inagibili. “Non riesco a darmi una risposta”, ha commentato il sindaco Gian Cristian Melis, contattato da Sardegna Live. 

NOTTE FONDA. “Ci troviamo in una situazione che definire surreale è riduttivo”, afferma il primo cittadino. “Da ieri alle sei del mattino stiamo fronteggiando una grande emergenza. Siamo completamente al buio, il paese è praticamente spento. Siamo costantemente in contatto con la Protezione civile, che ci supporta come può. Ci sono difficoltà su diversi territori perché il blackout non riguarda solo noi, ma anche gli altri paesi, che fortunatamente per loro sono riusciti almeno in parte a ripristinare la corrente elettrica”. A Desulo ancora nessuna novità: “Non si comprende quale sia la ragione. Sarei lieto che qualcuno mi desse delle soluzioni. Qual è la ragione di questo guasto? So solo che c’è stato un problema con le linee dell’alta tensione delle cabine di Fonni e Aritzo...”.

SOCCORSO ALLA POPOLAZIONE. “Ci avevano promesso di ripristinare l’energia elettrica per le 12 di ieri, e oggi dopo oltre 24 ore ci troviamo ancora in questa situazione”. Quasi assenti i collegamenti telefonici, il che rappresenta un grande ostacolo nel coordinamento delle operazioni e degli interventi, anche a supporto degli abitanti in difficoltà. “Non abbiamo una linea. Anche chi aveva dei gruppi di continuità alimentati a gasolio non li può più utilizzare per l’impossibilità di rifornirsi. I cittadini per qualsiasi esigenza si stanno recando in Comune, dove è riunita la struttura operativa. Noi non possiamo far altro che monitorare la situazione – prosegue l’amministratore –, soprattutto delle persone anziane. Siamo molto preoccupati per questi ultimi, che hanno passato la notte al buio e al freddo. Qualcuno si è arrangiato come ha potuto, con stufe a legna o caminetti, ma ci sono famiglie giovani con bambini che avendo tutto elettrico si sono ritrovate in una condizione surreale”.

EMERGENZA. Fortunatamente al momento nessuna situazione di particolare disagio. “Ciò che mi preme sottolineare è che ci troviamo in una situazione tale per la quale non si ha una risposta adeguata. Le emergenze in montagna non riguardano solo il ‘piano neve’, che tra l’altro ha funzionato benissimo perché le strade sono state ripulite abbastanza rapidamente. Il problema sussiste nel momento in cui viene a mancare un determinato servizio, che può essere la guardia medica così come la corrente. Quando affermo che Desulo è l’unico paese montano della Sardegna – conclude il primo cittadino – non lo dico per fare inutili paragoni con gli altri, ma perché obiettivamente è l’unico in cui i problemi sono verticali e non trovano soluzioni”.

TUTTO CHIUSO. A farne le spese sono soprattutto le attività. Abbiamo parlato con Federico, titolare di una pescheria, che ci ha spiegato a che tipo di disagi sta andando incontro la comunità in queste lunghe ore. “Al giorno d’oggi quasi tutte le aziende dispongono di apparecchi che per funzionare hanno bisogno di energia elettrica. Noi – racconta a Sardegna Live – al momento ci troviamo totalmente soli, isolati da quasi due giorni. Per non parlare dei servizi telefonici, completamente assenti. Io sono uno studente universitario e ho sentito la mia famiglia, malissimo, per una manciata di minuti. Sembra di tornare indietro di sessant'anni, al giorno d’oggi una comunità non dovrebbe trovarsi a fronteggiare una situazione simile”.

Non resta che l’attesa: “Siamo abbandonati al destino. Tutte le aziende sono chiuse e le famiglie sono praticamente esposte al gelo. La merce che si trova all’interno della mia attività è da buttar via, essendo disattivati freezer e celle frigorifere che contengono il pesce. Oltre al disagio economico si tratta di un pericolo per la salute degli abitanti, che in caso di emergenza non possono essere soccorsi per impossibilità di contatti. Aspettiamo solo un segnale consapevoli che non possiamo fare altro che aspettare”.

Foto Simone Littarru

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