Oristano

Golfo di Oristano: sabato 30 marzo i risultati delle ricerche geoarcheologiche ed ecologiche

L’evento, organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dalla Fondazione Sa Sartiglia Onlus, si terrà alle 17.30 nell’ Auditorium Sancti Antoni

Golfo di Oristano: sabato 30 marzo i risultati delle ricerche geoarcheologiche ed ecologiche

Di: Antonio Caria


Si terrà sabato 30 marzo, alle 17.30, all’Auditorium Sancti Antoni di Oristano, la conferenza “Ricerche geoarcheologiche ed ecologiche nell’area del Golfo di Oristano: primi risultati”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e dalla Fondazione Sa Sartiglia Onlus, e inserita nel ciclo di incontri dal titolo “Una Città nella Storia” curato da Museooristano.

A curare le relazioni saranno Giovanni De Falco (geologo marino e sedimentologo del CNR, operante presso l’Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino (IAS)), e Carla Del Vais (professore associato di archeologia fenicio punica presso l’Università di Cagliari).

“La conferenza – queste le parole l’Assessore alla Cultura del Comune di Oristano Massimiliano Sanna – sarà una nuova occasione, offerta dal progetto MUSEOORISTANO, per soffermarsi e approfondire alcuni temi legati alla storia del nostro territorio, uscendo dalle mura delle città e abbracciando l’area del golfo, quella di Tharros e della lagina di Santa Giusta”.

“Nel corso dell’incontro – aggiunge Maurizio Casu (curatore di museooristano) saranno presentati i primi dati relativi alla ricerca geoarcheologica ed ecologica, in corso da diversi anni, concernente il settore settentrionale del Golfo di Oristano, che ha visto la collaborazione di enti di ricerca quali le due Università sarde e diversi istituti del CNR”.

Oggetto della ricerca è lo studio dell’evoluzione dell’assetto del territorio, soprattutto in relazione alle variazioni della linea di riva e all’idrografia, nonché i cambiamenti ambientali intervenuti nei millenni.

Sulla base dei dati della ricerca, la finalità è quello di ricostruire per quanto possibile, il territorio e l’ambiente in cui si è sviluppata la presenza umana nelle diverse fasi preistoriche e storiche.

“I primi risultati – rimarcheranno i due studiosi – suggeriscono un paesaggio molto differente da quello attuale e molto diversificato nelle diverse epoche e ciò sia a causa di fenomeni naturali sia per interventi umani legati alle attività economiche e allo sviluppo degli insediamenti. L’area di Tharros, la foce del Tirso e la laguna di Santa Giusta in particolare, risultano, nella ricerca, i settori che hanno subito i più importanti cambiamenti e proprio la ricostruzione dell’evoluzione di queste aree, può consentire oggi di capire molto anche sulle scelte insediative che hanno caratterizzato e ancora caratterizzano il nostro territorio”.

“L’interessante appuntamento, grazie ai due illustri ricercatori oristanesi rappresenta l’occasione per riprendere il percorso di incontri programmati da Museooristano – afferma il Presidente della Fondazione Sa Sartiglia Angelo Bresciani -. Il nostro museo virtuale che si fa luogo concreto di incontro e di confronto tra cittadini e studiosi, la città museo che desidera offrire tutti i suoi spazi, nel web, così come nelle occasioni come questa, per condividere le tante storie che raccontano la storia della città e del suo territorio”.

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