Sassari

Giornate Fai di Primavera alla scoperta dell'ex orfanotrofio

Sabato 23 e domenica 24 marzo un pezzo di storia sassarese apre i suoi cancelli al pubblico

Giornate Fai di Primavera alla scoperta dell'ex orfanotrofio

Di: Antonio Caria


Domani 23 e domenica 24 marzo ritornano "Le giornate Fai di Primavera”, giunte alla ventisettesima edizione. Anche quest’anno la delegazione Fai di Sassari partecipa all'iniziativa aprendo i cancelli di un bene ricco di memoria e di grande valore storico la Fondazione Figlie di Maria: “l’Orfanotrofio”.

L’istituzione, fondata nel 1832 dal Marchese di Putifigari, Don Vittorio Boyl, aveva come obiettivo cercare di porre rimedio a uno dei problemi sociali dell'epoca: il numero rilevante di orfane e giovani poverissime presenti in città. 

Inizialmente furono ospitate sette ragazze in una casa messa a disposizione in Contrada Capo d’Oro dall’avv. Michele Abozzi ,affidandole a una suora per l’educazione.

Dopo due anni l’iniziativa si rivelò così fondamentale e necessaria che anche il governo e il comune si attivarono contribuendo a mantenerla e migliorarla. Nel 1835 la comunità delle orfane, divenute undici, venne trasferita nell’antico convento annesso alla chiesa del Rosario dove oggi si trova il Palazzo delle Poste in cui continuò a svilupparsi fino a ospitare nel 1848 trenta ragazze e diversi pensionanti.

“Le ragazze venivano istruite nelle attività tradizionali quali ricamo, cucito, tessitura, maglia e dal 1857 venne creata una “Scuola di metodo” per aspiranti maestre. Oggi è importante sottolineare non solo il progetto caritatevole realizzato da un piccolo gruppo di nobili e persone benestanti sassaresi dell'epoca – ha sottolineato Maria Teresa Accardo, capo delegazione Fai di Sassari – ma anche la loro apertura mentale che li portò a comprendere come fosse fondamentale non solo educare le giovani orfane ma anche formarle e offrire loro l'opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro. Più tardi, negli anni 1861-92, si aggiunsero un asilo per bambini, una scuola esterna gratuita e un convitto-scuola per giovani sordomute. Tutto ciò portò a una ricerca di spazi più idonei che vennero trovati acquistando nel 1911 la Casa della Missione situata alle spalle della Chiesa di S.Agostino”.

La sede dell’Orfanotrofio, oggi denominato Fondazione Figlie di Maria, è stata ampliata più volte nei primi anni del ‘900 fino a presentare l’ aspetto attuale.I n queste due giornate i visitatori potranno ammirare la  bella facciata con un imponente portale in stile Liberty, i lunghi corridoi arredati con mobili d’epoca, gli ambienti di rappresentanza come lo studio del presidente del Regio Orfanotrofio e gli antichi ritratti dei fondatori. 

Tra gli spazi più interessanti, la cappella dalle dimensioni di una vera chiesa con vetrate artistiche a colori e il teatrino che si affaccia sul giardino, le strutture propriamente didattiche della scuola materna ed elementare, attrezzate secondo criteri moderni.

Nel giardino del complesso si trova una lavanderia col loggiato e l’ ingresso alla “dragunara”, una formazione carsica tipica del sassarese che forma una sorta di impetuoso fiume sotterraneo. Da essa dovrebbe scaturire l’acqua che alimentava la Fontana del Brigliadore a S.Maria.

Vari istituti cittadini collaborano alla manifestazione e gli studenti: il Liceo Scientifico Spano,Il Liceo Classico “Canopoleno” il Liceo Classico “Azuni” l’ Istituto Tecnico “Angioy”il Polo Tecnico”Devilla”,la scuola media “P.Tola” e la Scuola media del Canopoleno. L’ingresso prevede un contributo di 3 euro (come sostegno al Fai per la sua opera di tutela del patrimonio storico, artistico e paesaggistico). Le aperture sono ad orario continuato: sabato dalle 10.00 alle 18.00 e domenica dalle 10.00 alle 17.00.

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