Cagliari

Studio Aou e UniCa: Il vaccino funziona e protegge anche le persone con malattie autoimmuni

La conferma arriva da un importante studio dell’Azienda ospedaliero-universitaria e Università di Cagliari

Studio Aou e UniCa: Il vaccino funziona e protegge anche le persone con malattie autoimmuni

Di: Redazione Sardegna Live


Cagliari - Lo studio ha evidenziato come il vaccino anti Covid funziona e protegge anche le persone con malattie autoimmuni e non si rileva alcuna differenza di efficacia tra soggetti sani e persone con malattie autoimmuni in terapia.  «I soggetti immunodepressi – spiega Luchino Chessa – sono considerati fragili per il maggior rischio d’infezione e per le possibili gravi complicanze. Per questo sono stati inseriti come categoria prioritaria nel calendario vaccinale nazionale anti-Covid 19». L'obiettivo degli scienziati cagliaritani era di capire se effettivamente il vaccino fosse efficace anche in questa fascia di popolazione.

La sperimentazione

La ricerca si è sviluppata nell'ambito dello studio Corimun, con l'obiettivo di confrontare la risposta anticorpale alla vaccinazione per SARS-CoV-2 in soggetti con malattie malattie autoimmuni rispetto a persone sane. Un aspetto di grande attualità legato al fatto che anche adesso, a quasi due anni dall'inizio della pandemia, molti pazienti con malattie autoimmuni sono esitanti a sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid 19.

Lo studio ha dunque preso in considerazione persone con malattie infiammatorie immunomediate e operatori sanitari dell’Aou di Cagliari, sottoposti, da Dicembre 2020, a vaccinazione con mRNA della Pfizer, con successiva determinazione del livello degli anticorpi del SARS-CoV2.

Sono stati inclusi nello studio 551 soggetti sani naïve a infezione da SARS-CoV-2 e 102 soggetti, tra quelli affetti da malattie autoimmuni, con un'analisi separata per quelli trattati con farmaci anti-CD20 come rituximab o ocrelizumab, usati in alcune malattie autoimmuni sistemiche e nella Sclerosi Multipla.

Il risultato

Un mese dopo il completamento del ciclo vaccinale con due dosi, il 100% dei soggetti sani e il 94% dei soggetti con malattie autoimmuni mostrava una risposta anticorpale e questi ultimi avevano un titolo anticorpale significativamente ridotto rispetto ai controlli, sia nel giorno del richiamo che un mese dopo, mentre non vi erano differenze cinque mesi dopo.

«La conclusione di questo studio di “real-life” – spiega Chessa – evidenzia che non ci sono differenze sostanziali di efficacia tra soggetti sani e persone con malattie infiammatorie immunomediate in terapia per quanto riguarda la risposta al vaccino a mRNA anti-COVID-19, mentre rimane il problema dei pazienti che sono in terapia con farmaci che deprimono la risposta B-cellulare, ma la cui vaccinazione è in ogni caso consigliata».

Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Clinical and Experimental Medicine, è frutto del lavoro di diversi medici e ricercatori, in particolare: Luchino Chessa, Davide Firinu, Stefano Del Giacco e Marcello Campagna (Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica); Andrea Perra (Scienze Biomediche); Roberto Littera, medico immunogenetista afferente alla SC di Genetica Medica del Binaghi e Ferdinando Coghe, direttore sanitario e direttore del Laboratorio Analisi Chimico Cliniche e Microbiologia dell’AOU di Cagliari.

Correlati

Il nuovo shop di Sardegna Live

SardegnaLive mette in vendita una serie di prodotti tipici dell’Isola, scopri i cesti regalo, i prodotti per il corpo ed i gadget nel nostro shop online.

Scopri lo shop