Dolianova

Armi, droga e munizioni: tre persone nei guai

L’operazione dei Carabinieri ha dato esito positivo, tre uomini sono finiti in cella a Uta

Armi, droga e munizioni: tre persone nei guai

Di: Alessandro Congia


Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale di Cagliari, i Carabinieri della Compagnia di Dolianova, coadiuvati dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, con l’aiuto prezioso di una Unità Cinofila, hanno svolto una serie di perquisizioni per la ricerca di armi, munizioni e materiale esplodente illegalmente detenuto.

L'attività ha consentito di trarre in arresto un padre M. R. A. classe 1967 e i suoi due figli M. F. A., classe 1999 e M. G. A. classe 1995, tutti allevatori di Siurgus Donigala, ritenuti responsabili dei reati di detenzione illegale di armi e munizionamento.  Nello specifico, a seguito di attività informativa, i Carabinieri della Stazione di San Nicolò Gerrei hanno individuato nell’abitazione del predetto genitore un possibile obiettivo di interesse.

Quando i militari hanno bussato alla porta dell'abitazione di famiglia, intuito il motivo di quella “scomoda presenza” presso la sua abitazione, l’uomo ha tentato di convincerli e depistare i  militari nel tentativo di indurli ad interrompere l'attività; in particolare, come prova della sua “buona fede”, consegnava spontaneamente una pistola scacciacani di libera vendita, sfidando gli operanti a trovare qualche altra cosa di illegalmente. Ma i Carabinieri, non potendo limitare, tanto meno interrompere, in nessun modo i loro compiti, procedevano al più completo e accurato controllo. Ulteriori sospetti di aver colto nel segno sorgevano con il rinvenimento di alcune cartucce calibro 7,65. I dubbi degli operanti trovavano conferma quando uno dei due figli, la cui presenza in casa non era stata ancora notata, si dava alla fuga con una valigetta e un fucile mentre il resto della famiglia era intento a distrarre i militari, con il padre il testa che minacciava i militari brandendo una roncola lunga 1 metro.

Il ragazzo in fuga è stato visto e seguito da alcuni  militari operanti che nelle aree limitrofe all’abitazione rinvenivano appunto un fucile calibro 12 calibro con matricola abrasa e una valigetta con 5 pistole e qualche altra cartuccia più due passamontagna, abbandonati dal giovane in fuga.
Il ragazzo faceva rientro di lí a breve e dopo aver maldestramente cercato di rendersi irriconoscibile, tagliandosi la barba.  Nell’ambito della perquisizione venivano trovati anche 40 grammi di marijuana suddivisa in dosi pronte ad essere smerciate, tre bilancini di precisione e materiale per porre sottovuoto e confezionare la sostanza stupefacente.

Ma a quel punto il quadro era chiaro: tutti i membri sapevano di quelle armi e ognuno ha giocato un ruolo in quel tentativo di fuga.
La mole di elementi raccolti consentiva ai Carabinieri per delineare un preciso quadro indiziario che, d’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, faceva sì che a carico dei tre uomini scattasse l’arresto per detenzione di armi con l’aggiunta,  per i due ragazzi, di possesso e spaccio di sostanze stupefacenti e, per il padre, di violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. I tre si trovano adesso presso il carcere di Uta.

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