Sassari

Anniversario strage di Nassiriya: “Se venissero dimenticati, morirebbero per la seconda volta”

A Sassari la cerimonia in suffragio dei Caduti nella strage di Nassiriya il 12 novembre del 2003

Anniversario strage di Nassiriya: “Se venissero dimenticati, morirebbero per la seconda volta”

Di: Dante Tangianu


“Se venissero dimenticati, morirebbero per la seconda volta”, sono le parole commosse della Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito Gian Marco Carboni, già Ufficiale medico della Brigata “Sassari”, pronunciate stamattina, a Sassari, al termine della cerimonia in suffragio dei Caduti nella strage di Nassiriya il 12 novembre del 2003.

Una pioggia tenue, ma insistente, ha reso ancora più mesto l’animo di tutti i presenti davanti al Monumento che onora gli eroi periti in Iraq e che si apre alla città proprio al suo ingresso con la scritta “AI CADUTI DI NASSIRIYA”, ben visibile anche dagli automobilisti che percorrono la due strade ai lati dell’ampia rotatoria di piazza Paul Harris.

Al centro della quale, in un curatissimo prato verde, si innalzano le sculture in granito in memoria dei Caduti sulle quali è adagiata un’imponente colomba marmorea, simbolo della Pace. Quella Pace nel mondo per la quale i nostri eroi di Nassiriya hanno perso la vita.

Erano presenti alla cerimonia autorità militari, civili e religiose. Davanti alla corona d’alloro deposta alla base del Monumento, tra gli altri, hanno reso omaggio ai Caduti il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, la Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito, Gian Marco Carboni,  il comandante della Brigata “Sassari”, generale Giuseppe Bossa, il sindaco di Sassari, Nanni Campus, il presidente Rotary Nord, Gianni Simula.  

Ma l’animo struggente, gravemente ferito, era ed è quello dei reduci di Nassiriya, immobili davanti alla lastra di marmo bianco che riporta i nomi di amici e colleghi che non ci sono più. Sono militari coraggiosi, sprezzanti del pericolo e fieri dei colori e della Storia passata e presente della Brigata “Sassari”, dalla quale hanno ereditato un lascito morale che li vuole al centro di tutto ciò che significhi pace e solidarietà, libertà e giustizia dei popoli.  

“L’Esercito Italiano mi ha insegnato a risollevarmi dalla polvere e dalle ferite, per quanto difficile possa essere, e rialzarmi più maestoso che mai all’ombra del Tricolore”. Sono parole tratte dal libro “Nassiriya Andata e Ritorno” del già Ufficiale medico e Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito  Gian Marco Carboni.  

Nel video. Le interviste: Colonnello Andrea Alciator (Ris); Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito Gian Marco Carboni, già Ufficiale medico della Brigata “Sassari”. 

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