Selargius

Blatte a Selargius, i cittadini: "Stiamo male. È una situazione insostenibile"

Gli abitanti vivono la stagione estiva come un incubo da un paio d’anni. Per loro è diventato non solo un problema igienico ma sociale. In tanti lamentano un malessere psicologico

Blatte a Selargius, i cittadini:

Di: Ilaria Cardia


«Da due d’anni è difficile vivere la stagione estiva con serenità a causa delle sempre più frequenti invasioni d’insetti e scarafaggi.» 

Inizia così l’intervista a Laura Vigo, ragazza attiva, grande viaggiatrice, abituata alle sfide e agli imprevisti che oggi, per quelle invasioni, si sente paralizzata. 

 

Qual è il tuo pensiero generale rispetto a quello che state vivendo in città? 

«Il problema non riguarda solo il comune di Selargius e mi chiedo come, in un 2021 quasi terminato, sia possibile avere questi tipi di disagi. Situazioni quasi paragonabili ai paesi sotto sviluppati.» Laura è profondamente amareggiata e spiega: «L’amministrazione preposta, il Centro Antinsetti della Città Metropolitana, interviene su segnalazione dei cittadini dopo gli avvistamenti e non si occupa di compiere una disinfestazione programmata e completa su tutto il territorio locale. Siamo stanchi di questa situazione, anche se sembra appianata da qualche settimana.»

 

Quali sono le azioni che compi quotidianamente e che un po’ di tempo fa avresti reputato strane? 

«Sigillare tutti i buchi di casa e non aprire mai le zanzariere. Ogni volta che esco in balcone, devo controllare qualsiasi angolo o smuovere tutte le scatole o i contenitori per verificare se ci siano insetti o blatte. Naturalmente i controlli li eseguo di giorno perché, dopo una certa ora, non accedo al terrazzo. Soprattutto non uso più le scarpe aperte. Ecco queste sono le mie nuove abitudini che forse qualche tempo fa avrei reputato stranezze.»

Hai sempre avuto paura delle blatte?

«Ho sempre avuto la fobia, ma ho avuto un crollo psicologico quando mi sono trasferita a Selargius.»

 

Quale sarebbe per te la soluzione?

«Che per il nuovo anno sia fatta una disinfestazione preventiva dal mese di febbraio in modo da poter eliminare le uova. In questo momento, la disinfestazione viene effettuata solo quando il problema è ormai incontenibile, in piena stagione estiva.»

 

Carmela Falqui si unisce al racconto: «Io e mia figlia abitiamo, da circa otto anni, in una delle vie principali del comune di Selargius. Ad agosto/settembre del 2020 abbiamo iniziato a trovare ogni tanto delle blatte vive tra la cucina e la veranda e non abbiamo mai avuto problemi nell’uccidere sporadicamente qualche insetto di questo genere.»

 

Quando è iniziata la fobia?  

«Quando queste presenze si presentavano ogni giorno e più volte. La paura è stata tanta a tal punto di pensare di andare via perché, né io né mia figlia, dormivamo per la paura di trovarci uno di questi insetti in bagno o in camera da letto. Di notte era vietato entrare dove vi era una vera concentrazione, ossia bagno e cucina.»

 

Come avete provato a contenere il problema? 

«Abbiamo fatto una disinfestazione e comprato delle trappole. Sino a dicembre abbiamo vissuto un incubo; sono trascorsi dei mesi di pace per poi riprendere nell’estate del 2021 con una nuova invasione. Il problema ora sembra esser risolto però abbiamo attraversato momenti di nervosismo, paura di dormire, stanchezza e malesseri generici che hanno avuto delle ripercussioni sul nostro lavoro. Abbiamo paura dell’arrivo della prossima stagione

Un'altra testimone è Martina Piredda che racconta: «Questa estate ho vissuto un inferno. Ho dovuto trasferirmi alcuni giorni per le blatte che entravano da una probabile fessura tra muratura e piastrelle. Mi sono dovuta sigillare in casa. Da qualche tempo accusavo il problema: ho cambiato gli infissi, ho chiuso le fessure, messo le zanzariere, sistemato gli scarichi. È servito a niente, un delirio! Ho avuto il panico. Assurdo che una disinfestazione da blatte si faccia su segnalazione.»

 

Che cosa vorresti per l’anno a venire?

«Che la disinfestazione sia fatta ogni estate e senza richiesta. È un problema d’igiene e salute.»

E voi, vi siete riconosciuti nei racconti di Laura, Carmela e Martina? Raccontateci le vostre storie. 

Scriveteci a redazione@sardegnalive.net oppure su WhatsApp al numero 351 69 79 100

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