Roma

Filiera del latte ovicaprino: Anci Sardegna in audizione alla Camera

Emiliano Deiana: “Dalla questione dei pastori discende direttamente la sopravvivenza stessa della Sardegna”

Filiera del latte ovicaprino: Anci Sardegna in audizione alla Camera

Di: Antonio Caria


Sulla questione della filiera del latte ovicaprino, Anci Sardegna e il suo Presidente Emiliano Deiana sono stati sentiti oggi in audizione dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

Come ha rimarcato Deiana “Abbiamo cercato di far sentire il grido di dolore che arriva dalle campagne sarde e che la questione dei pastori della Sardegna non è solo un fatto puramente economico, ma attiene alla storia, alla cultura e all’esistenza stessa della Sardegna”.

“Per la prima volta – ha aggiunto Deiana – ho potuto verificare direttamente il “fastidio” con cui le regioni del nord e quelle del centro vivono la questione dei pastori sardi e della produzione di pecorino romano: prima di noi sono intervenuti i rappresentati delle regioni Lazio e Toscana e alcuni esponenti parlamentari del nord rendendo il tutto evidente”.

“Naturalmente Anci Sardegna condanna ogni forma di violenza e ritiene che un accordo di filiera vada assolutamente trovato al fine di far migliorare tutto il comparto agricolo insieme a quello della trasformazione. Abbiamo chiesto che Governo e Parlamento approvino, come ha già fatto la Regione, atti concreti a sostegno del comparto – prosegue il numero uno di Anci Sardegna -. In particolare si è posto l’accento sul nuovo ciclo di Programmazione europeo 2021-2027 e sul nuovo piano di sviluppo rurale: in quel contesto abbiamo chiesto di sperimentare una zona franca rurale che riconosca la dignità del lavoro in ambito rurale: nella produzione e nella trasformazione”.

“Naturalmente rifuggiamo ogni forma di protesta violenta –  sottolinea ancora Deiana – che danneggia soprattutto i pastori e quelle relative all’odio sociale che si tenta, da più parti, di agevolare, di tutelare le produzioni e diversificarle, di invertire il rapporto fra allevamento e agricoltura, di creare un sistema di controlli tracciabile e lineare, di migliorare il sistema della cooperazione che riguarda il 70% del latte lavorato”.

“Dalla questione dei pastori – conclude – discende direttamente la sopravvivenza stessa della Sardegna e pertanto il ruolo “pubblico” che quel lavoro comporta va valorizzato all’interno del nuovo programma di sviluppo rurale”.

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