In Sardegna

La parola ai pastori: "Delusi, ma c’è speranza. Noi ce l'abbiamo messa tutta”

"Per un po' abbiamo pensato di avercela fatta, ma gli industriali non sono andati oltre 70 centesimi più' Iva"

La parola ai pastori:

Di: AGI


"Noi ce l'abbiamo messa tutta, non ci arrendiamo e abbiamo chiesto che siano loro a scendere in Sardegna sabato e risolvere il problema, fino ad allora dobbiamo tenere il fronte con tranquillita' sperando che la notte porti consiglio agli industriali". Lo scrive su Fb Gianuario Falchi, che ieri assieme a Nenneddu Sanna ha partecipato a Roma, in rappresentanza dei pastori sardi, alla riunione convocata al Viminale per rinegoziare il prezzo del latte ovino riconosciuto agli allevatori e porre fine alle proteste che da otto giorni imbiancano le strade della Sardegna con il latte versato a terra.

"Ieri dopo 6 lunghe ore ci siamo alzati delusi e non possiamo dire certo dalla politica o dai sindacati ma esclusivamente dagli industriali", riferisce Falchi, uno dei portavoce della protesta e promotore di un gruppo Fb con quasi 25 mila iscritti. "Oggi la situazione e' piu' tranquilla, perche' il governo e' intervenuto", spiega Falchi all'AGI, mentre da Olbia, dove stamane e' rientrato da Roma, e' in viaggio per Thiesi, davanti al caseifici dei fratelli Pinna. Qui da otto giorni c'e' uno dei presidi piu' consistenti dall'inizio della protesta e qui nel pomeriggio i rappresentanti dei pastori riferiranno l'esito del confronto di ieri al Viminale. "Vediamo cosa pensano gli altri, io non posso decidere per tutti".

"Ognuno ha fatto la sua parte senza colori di appartenenza", racconta Falchi su Fb. "Per un po' abbiamo pensato di avercela fatta ma gli industriali non sono andati oltre 70 centesimi piu' Iva. Pero' non ci sentiamo di dirvi che non c'e' speranza, anzi il contrario: loro volevano dare 70 centesimi di acconto e poi tra un mese, quando il ritiro sara' iniziato, sederci al tavolo e rivalutare il prezzo.

"Abbiamo puntualizzato che le nostre lotte non possono andare all'industriale, ma che in questo ritiro non ci giochino come hanno sempre fatto. Noi vigileremo".

"Questa e' la guerra di tutti i pastori e l'abbiamo combattuta assieme, dobbiamo vincerla", esorta Falchi. "Mai come ora i pastori sono stati uniti. Andiamo avanti cosi, siamo tutti stanchi, ma non sbagliamo ora". Intanto, non sono stati ancora diffusi - anche per ragioni di ordine pubblico - luogo e ora della riunione annunciata per domani in Sardegna col ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio.

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