Vertenza prezzo del latte. Coldiretti Sardegna: «Latte sottopagato: azioni legali contro gli industriali»
Luca Saba: «Adesso spetta ai trasformatori dare un segnale concreto e immediato proponendo un prezzo di acconto più alto di questi miseri 60 centesimi»
Di: Antonio Caria
Nuova dura giornata per il mondo delle campagne. I pastori hanno iniziato a sversare il latte. Un’iniziativa che si è diffusa in tutto il territorio regionale e oltre che nei propri ovili si è cominciata a farlo anche in strada. Ma c’è anche chi il latte ha deciso di trasformarlo in azienda o regalarlo.
«È da tre mesi che lo diciamo che si stava tirando troppo la corda. Ancora ieri la parte industriale non è convenuta alle nostre proposte ma ha chiesto un ulteriore rinvio non rendendosi conto che il tempo è scaduto – ha detto il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Per noi e per tutto il mondo della produzione il tavolo è momentaneamente chiuso andremo avanti con la mobilitazione. E’ fondamentale l’unita di tutto il settore produttivo. La mobilitazione sta seguendo due binari: quello delle iniziative dimostrative e quello legale. Ci rifaremo all'articolo 62 della legge 1 del 2012 in cui sono previste sanzioni oltre i 3 milioni. Lo faremo contro quegli industriali che pagano il latte sotto i costi di produzione, cioè a 60 centesimi. Abbiamo i dati certificati da Ismea che lo dimostrano».
«Stiamo portando avanti iniziative concrete e mirate – aggiunge il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Abbiamo anche altre denunce legali che metteremo in campo a tutela dei pastori. Adesso spetta ai trasformatori dare un segnale concreto e immediato proponendo un prezzo di acconto più alto di questi miseri 60 centesimi».