In Sardegna

Vigilantes ‘alla fame’, Lecis: “Da novembre senza stipendio, ora basta”

Il segretario regionale dell’Ugl, Antonello Lecis ha proclamato lo stato di agitazione delle guardie giurate del gruppo Secur, ex Coop. Vigilanza Sardegna

Vigilantes ‘alla fame’, Lecis: “Da novembre senza stipendio, ora basta”

Di: Alessandro Congia


 Una lettera protocollata e inviata rispettivamente alla sede centrale del Gruppo Secur a Roma, alla Prefettura e Questura di Cagliari e alla direzione territoriale del Lavoro: la invia Antonello Lecis, della Ugl.

Il sindacalista scrive nero su bianco il dramma dei vigilantes che effettuano le ronde  e i piantonamenti, i quali da novembre 2018 non percepiscono i loro salari. 

La missiva 

“Ai sensi e per gli effetti della legge 146/1990 come modificata della Legge 11/04/2000 n° 83 – si legge - la scrivente federazione dichiara l’immediata apertura dello stato di agitazione dei lavoratori della società indicata in indirizzo, che svolgono servizio di vigilanza armata presso enti committenti pubblici e privati. Questa decisione nasce a seguito dei ritardi sull’erogazione delle mensilità arretrate di novembre 2018, dicembre 2018 e tredicesima 2018, il mancato versamento del tfr nei fondi privati. Il mancato pagamento degli stipendi del personale che non lavora all’Eni – scrive Lecis - sono oggettiva causa di situazioni di difficoltà economica non più sopportabile col personale monoreddito con mutui e scadenze inderogabili, contravvenendo a quanto disposto delle disposizioni del DM 269/2010 allegato A 3.3, dimostrare il rispetto degli obblighi contributivi e retributivi per gli istituti di vigilanza privata. Comunicheremo – conclude il referente dell’Ugl - le future iniziative sindacali”.

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