Nuoro

Nuoro. Manifestazione di solidarietà per il popolo afghano

Il Comune di Nuoro sposa la causa delle donne, dei bambini e del popolo afghano in difesa dei diritti umani e civili

Nuoro. Manifestazione di solidarietà per il popolo afghano

Di: Redazione Sardegna Live


Il Comune di Nuoro sposa la causa delle donne, dei bambini e del popolo afghano in difesa dei diritti umani e civili, oggi messi in discussione dalla restaurazione del regime fondamentalista.

La Giunta guidata dal sindaco Andrea Soddu, attraverso una delibera approvata ieri, ha deciso di organizzare una manifestazione di solidarietà e di protesta che coinvolgerà 75 donne vestite in abito tradizionale presenti all’evento “Il vestiario popolare sardo storico”, in programma il 28 agosto, alle 21:30, di fronte alla chiesa della Solitudine (fino al parco che ospita le sculture dell’artista Maria Lai) e organizzato nell'ambito delle celebrazioni Deleddiane e della Festa del Redentore - Il programma completo della 121° edizione.

Come simbolo di lutto, le partecipanti terranno un drappo bianco sulla spalla che poi, a termine di un minuto di silenzio, sarà poggiato a terra.

La manifestazione è organizzata di comune accordo con la commissione Pari opportunità della RAS - Regione Autonoma della Sardegna presieduta da Francesca Ruggiu, che nei giorni scorsi ha inviato una nota all’amministrazione a cui proponeva l’ideazione di una iniziativa in tal senso per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito all’attuale situazione che vive l’Afghanistan e che in particolare riguarda le donne e i bambini.

«La scelta di creare un filo conduttore tra Grazia Deledda e le donne afghane non è assolutamente fatta a caso», spiega il sindaco Andrea Soddu. «Grazia è stata e rimane un simbolo dell’emancipazione femminile e della difesa dei più deboli, sia che si guardi alla sua vita, sia alle figure protagoniste dei suoi scritti. Al contempo – sottolinea il sindaco - vogliamo legare l’iniziativa solidale anche alla Festa per il Cristo Redentore, quale simbolo di pace e rifiuto della violenza e della guerra».

«Tendiamo un ideale filo rosso che intreccia la tradizionale ospitalità e accoglienza della gente sarda alle vicende delle donne e di tutto il popolo afghano», ribadisce l’assessore alla Cultura Luigi Crisponi. «Rafforzando così i sentimenti di solidarietà e vicinanza fra popoli geograficamente lontani, ma mai idealmente così vicini».

In riferimento alla situazione afghana, martedì il sindaco Soddu ha partecipato al tavolo convocato dal prefetto di Cagliari Gianfranco Tomao per coordinare l’accoglienza in Sardegna dei cittadini afghani che hanno collaborato con le Forze armate della missione internazionale in Afghanistan. Secondo quanto riferito dal rappresentante del Governo, nell’isola saranno accolti cento dei circa tremila rifugiati finora arrivati in Italia.

 

 

«Da parte nostra – afferma Soddu – ho ribadito la disponibilità della nostra città a fare la propria parte qualora si rendesse necessario. Non possiamo restare indifferenti davanti a persone a cui vengono negati i diritti fondamentali e che oggi ci chiedono protezione». A questo proposito, l’assessora alle Politiche sociali Fausta Moroni, ha convocato per martedì la riunione dei comuni del distretto del Plus per discutere sulle iniziative da intraprendere a sostegno del popolo afgano.

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