Cagliari

Infortuni nel settore edilizio: un progetto per contrastare gli incidenti

Diego Bellini (Università di Cagliari): «Un approccio innovativo alla cultura della sicurezza del lavoro nei cantieri»

Infortuni nel settore edilizio: un progetto per contrastare gli incidenti

Di: Antonio Caria


Ridurre gli infortuni in edilizia con la psicologia e la giusta comunicazione tra titolari d’impresa e addetti è l’intento di un progetto innovativo che mette insieme il mondo accademico l’Università di Cagliari e la Cassa Artigiana dell’Edilizia.

“Progetto sicurezza nei cantieri edili”, questo il titolo dell’iniziativa finanziatoadall’Inail, che da 6 mesi vede coinvolte 10 aziende delle costruzioni, 100 addetti e uno psicologo del lavoro dell’Università di Cagliari, impegnati insieme nella creazione e condivisione di linguaggi e metodologie per la prevenzione degli incidenti nei cantieri, è ideato e condotto ricercatore e psicologo del Lavoro dell’Università di Cagliari Diego Bellini.

Secondo Bellini «Si è passati da una situazione nella quale agli addetti e al titolare, attraverso un linguaggio non condiviso, si somministravano semplici prescrizioni teorico-pratiche, a quella nella quale è la squadra che crea una comunicazione comune e comportamenti emozionali condivisi, attraverso i quali interpretare e applicare la sicurezza nel posto di lavoro.  È un approccio innovativo alla cultura della sicurezza del lavoro nei cantieri – ha aggiunto lo psicologo dell’Università – che rappresenta sia una buona pratica, sia un servizio gratuito che, altrimenti, per le imprese sarebbe stato assai gravoso dal punto di vista economico».

«Il nostro obiettivo continuo, sul quale lavoriamo ormai da oltre 20 anni – afferma Giacomo Meloni, Presidente della CAES, Cassa Artigiana dell’Edilizia della Sardegna – è portare a zero i dati sugli incidenti nei cantieri. Perché ogni infortunio, grave o lieve che sia oltre al danno fisico dell’infortunato, rappresenta una pesantissima sconfitta per l’imprenditore, per i dipendenti e per il lavoro che si porta avanti quotidianamente. In più rappresenta un aggravio degli oneri sociali che vanno a ricadere su tutti: imprese o cittadini che pagheremo tutti in termini economici o di minori servizi. Tutto questo ci deve far ragionare sull’importanza e il grandissimo valore della prevenzione”. “Infine dobbiamo ricordare che facendo prevenzione e non avendo infortuni, l’impresa può anche guadagnarci – ha concluso Meloni – infatti ogni anno l’INAIL premia le imprese virtuose con una diminuzione dell'importo del premio assicurativo».

In Sardegna, in ogni caso, diminuiscono gli infortuni sul lavoro e nelle costruzioni. A confermarlo  i dati dell’Analisi INAIL secondo cui primi 10 mesi del 2018, le denunce registrate sono state 10mila 824 contro le 11mila 063 del periodo gennaio-ottobre 2017.

Nelle Costruzioni sarde, le denunce di infortunio registrate in occasione di lavoro nel periodo gennaio-ottobre 2018, sono 544 in calo (-18) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (gennaio-ottobre 2017), dinamica in controtendenza rispetto a quella rilevata a livello medio nazionale (+1.170).

Tra le imprese di “Costruzioni e impianti”, le denunce di infortuni salgono di 2 per l'Industria e mentre calano di 24 per l’Artigianato, in linea con le tendenze rilevate a livello nazionale (industria a +325 e artigianato a -723). Sempre nei primi 10 mesi dell'anno 2018, sono invece complessivamente 11 le denunce di infortunio con esito mortale, 1 nel settore Costruzioni, registrata nell’Industria.

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