Domusnovas

Rwm: “Contrario alla guerra nello Yemen ma accusare la fabbrica delle armi è ingiusto e non ferma le guerre”

Il deputato sardo di Fratelli D’Italia, Salvatore Deidda sulla vertenza della fabbrica che in Sardegna produce le armi

Rwm: “Contrario alla guerra nello Yemen ma accusare la fabbrica delle armi è ingiusto e non ferma le guerre”

Di: Alessandro Congia


Con tutto il rispetto non è una fabbrica, appartenente ad una multinazionale con sedi in tutto il mondo, a causare la guerra in Yemen né si può pensare che la sua chiusura fermi le guerre. Dare la responsabilità ai lavoratori di Domusnovas della Rwm è ingeneroso e pericoloso".

E' il commento di Salvatore Deidda, capogruppo di Fdi alla Camera dei Deputati. 

"Sono un cattolico praticante e rispetto ovviamente quanto affermano i Vescovi ma essendo anche uno dei pochi, se non l'unico, ad essersi alzato nell'Aula della Camera e aver chiesto al Governo di attivare tutti i canali diplomatici per fermare l'inutile guerra nello Yemen e attivare corridoi di aiuti per le popolazioni, mi permetto di fare notare che la fabbrica di Domusnovas non è il problema ma l'unico modo per arrivare alla Pace  siano i rapporti diplomatici tra Italia e Occidente e l'Arabia Saudita" commenta Deidda  

"Affermare che si possa riconvertire una fabbrica privata non ha validità concreta. L'Azienda può continuare o chiudere ma sa di ipocrisia pensare che possa produrre, dall'oggi a domani,  gessetti colorati" continua l'esponente di Fdi. 

 "La Spagna aveva annunciato il blocco delle armi ma poi, dopo una settimana, ha fatto mezza marcia indietro causa le ritorsioni economiche che l'Arabia Saudita avrebbe messe in campo. Più efficaci sono stati i colloqui di pace degli ultimi tempi con il cessate il fuoco. La Pace si può raggiungere con le diplomazie, con le pressioni economiche, chiedendo un impegno per aiutare le popolazioni civili con invii di aiuti,  ricordando i problemi che  l'Arabia Saudita ha nel rispetto dei diritti umani, delle libertà religiose". 

"La Chiesa fa benissimo a predicare la pace e il rispetto, è un messaggio giusto a cui tutti dobbiamo ispirarci ma di certo non bisogna sventolare la bandiera dell'antimilitarismo nostrano. A volte, purtroppo, le armi servono e sono giustificate per fermare chi ammazza i Cristiani nel mondo, per chi, terrorista, vuole imporre il terrore. Non è il caso dello Yemen ma in Siria, per esempio, con le armi sono state salvate le prime comunità di cristiani".

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