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Ventinove casi nel nord Sardegna e quattordici nel sud dell'Isola: sono i numeri attuali della variante Delta in Sardegna, accertati e sequenziati nei laboratori dell'Aou di Cagliari e dell'Aou di Sassari.
Si guarda con crescente preoccupazione alla stagione turistica che sta entrando nel vivo, con migliaia gli arrivi previsti anche dall'estero. Al momento, fa sapere l'assessorato regionale della Sanità, non è possibile stabilire l'incidenza complessiva nella regione, anche se al nord la mutazione indiana risulta prevalente. Un quadro, quest'ultimo, condizionato dal focolaio scoppiato sul set del film Disney "La Sirenetta" a Trinità d'Agultu, tra il centro abitato e la località turistica Isola Rossa. Ventidue i contagi, altri 7 (tutti con variante Delta) sono stati accertati il 22 giugno scorso e sequenziati dal laboratorio dell'Aou di Sassari diretto dal professor Salvatore Rubino.
Da 5 giorni non si rilevano nel nord dell'Isola nuovi casi Delta, ma il timore di una ripresa dei contagi ha convinto il sindaco di Trinità d'Agultu a mantenere l'obbligo delle mascherine anche all'aperto, da oggi caduto in tutta Italia. Nello stesso comune è in vigore fino al 30 giugno il coprifuoco dalle 23.30 alle 5 del mattino.
Ancora bassa, invece, l'incidenza nel centro-sud della regione rispetto alla variante preponderante e diventata endemica, quella Alfa, ma occorre essere più attenti nei tracciamenti dei contatti e soprattutto prevenire secondo il direttore del laboratorio analisi chimico cliniche e microbiologia dell'Aou di Cagliari, Ferdinando Coghe, il quale è convinto del fatto che il contact tracing stia funzionando. "Ma è buona pratica avere uno spettro di campioni più ampio: intervenire ora è più semplice e sarebbe anche opportuno procedere a maggiori controlli in porti e aeroporti". Gli ultimi casi di variante Delta individuati dal laboratorio cagliaritano risalgono a sabato, si tratta di una giovane di 22 anni di Bari Sardo e una 96enne cagliaritana per la quale è ancora in corso il tracciamento.
"Sino ad oggi abbiamo individuato 14 casi tutti riconducibili ad ingressi nell'Isola - spiega Coghe - un intero equipaggio di una petroliera (sette persone) e un extracomunitario che ha infettati quattro soggetti".