Cagliari

Nasce “Opere e Infrastrutture di Sardegna S.r.l.”

Edoardo Balzarini: «Braccio operativo della Regione per velocizzare le opere pubbliche». Critico Emiliano Deiana

Nasce “Opere e Infrastrutture di Sardegna S.r.l.”

Di: Antonio Caria


Dalla riqualificazione dell’ex arsenale de La Maddalena agli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, dal ripristino delle infrastrutture danneggiate da eventi calamitosi alle ciclovie.

È con questi obiettivi che nasce “Opere e Infrastrutture di Sardegna S.r.l.”, il braccio operativo della Regione per accelerare i tempi di progettazione e realizzazione delle opere ritenute strategiche dalla Giunta.

Nella giornata odierna, l’Esecutivo ha infatti approvato, su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini, la costituzione della società prevista dall’articolo 7 della legge regionale numero 8 del 2018, per accelerare la realizzazione di opere pubbliche di rilevanza strategica.

«Sarà uno strumento snello ed operativo, non confliggente con il sistema delle libere professioni, innovativo e integrativo rispetto alle ordinarie articolazioni dell’amministrazione regionale – ha dichiarato Balzarini. Sarà dedicato a interventi strategici o con carattere di urgenza, per realizzare i quali l’efficienza e la contrazione della ordinaria tempistica rappresenti un valore fondamentale per l’interesse pubblico regionale. Concretamente – ha spiegato il titolare dei Lavori Pubblici –  si tratta di prevedere che la Società, data la sua forma organizzativa, possa intervenire agevolando l’attuazione di particolari interventi di ripristino di opere pubbliche danneggiate da eventi calamitosi, oppure interventi di prevenzione del rischio idrogeologico. Altro settore di intervento, di sicuro interesse strategico pubblico regionale – prosegue l’Assessore – potrà essere quello di opere infrastrutturali legate allo sviluppo sostenibile dell’Isola, come ciclovie e infrastrutture per la mobilità elettrica, dove la struttura societaria consenta un maggior grado di flessibilità organizzativa, utile nella realizzazione di questa tipologia di opere. Ancora – ha concluso –  la Società potrà curare l’attuazione di interventi strategici di grande rilievo e complessità, quale quello previsto per il risanamento ambientale, la riqualificazione urbana e il rilancio produttivo dell’ex Arsenale di La Maddalena».

Il capitale sociale, pari a 200 mila euro, sarà interamente detenuto dalla Regione. Dopo la costituzione della Srl, il restante finanziamento autorizzato di 1 milione 800mila euro sarà riservato a titolo di versamento in conto capitale. La Società dovrà operare esclusivamente a favore del socio unico e sarà soggetta al controllo analogo da parte dell’assessorato dei Lavori Pubblici.

Sulla questione ha sollevato criticità il presidente di Anci Sardegna e Sindaco di Bortigiadas, Emiliano Deiana: «In Sardegna di tutto c’è bisogno fuorché di continuare nell’ingordigia accentratrice della Regione che è già “obesa” di suo. Ci sarebbe, in realtà, la necessità di fare l’esatto contrario: un bel dimagrimento della Regione stessa a vantaggio dei territori».

«Si sarebbero dovute implementare – ha aggiunto –le centrali di committenza delle Unioni di Comuni avendo cura di consentire alle stesse di avere personale adeguato e professionalizzato al fine di gestire localmente tutte le fasi della realizzazione di opere pubbliche».

«Ma la cosa più disarmante è un’altra: deciderà la Giunta Regionale con una semplice deliberazione quale opere siano di “interesse regionale”. La Giunta Regionale, ad esempio,ha sottolineato Deiana – potrà decidere che il Museo del Sughero di Calangianus ha un “interesse regionale” ed escludere dalla progettazione e dalla realizzazione dell’opera il comune; oppure potrà decidere che il porto di Santa Teresa è di interesse regionale e il comune di Santa Teresa Gallura sarebbe estromessa dalle procedure e dalle decisioni. Un modo mica tanto sottile per estromettere i comuni “scomodi” dalle decisioni».

«Capiterà, naturalmente, ciò che capita sempre quando si concentrano le cose: ritardi, ritardi e ritardi. Il tutto, naturalmente, – ha concluso – in perfetto contrasto con la L.R. 9/2006 della Regione stessa».

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