Sarà inaugurata domani 21 dicembre alle 18.30, al centro dell'aiuola spartitraffico di fronte alla Chiesa di Sant'Agostino, Arcorallo, l’installazione urbana di Marco Velli, voluta dall'Amministrazione Comunale e dalla Fondazione Alghero.

La critica e curatrice Mariolina Cosseddu interpreta così l'installazione: «Una soglia per un altrove, un ingresso per un viaggio in un mondo immaginario eppure reale, che lambisce la città e ne fa il suo contesto naturale più certo e seduttivo: il mare sui cui fondali abitano quegli esseri animali che sono i coralli. Così Marco Velli ha ideato un grande arco che simboleggia il passaggio verso infinite profondità marine dove vivono popolazioni nascoste che si diramano in ramificazioni scultoree più simili a variopinta vegetazione che a bizzarre creature da cui gli uomini traggono preziosi monili e raffinate decorazioni. Arcorallo è un progetto di animazione scultorea: la struttura è ricoperta da intagli lignei fiammeggianti che evocano la specie marina, simbolo stesso della città che, su quell’oro rosso ha costruito nel passato la sua fortuna e la sua identità. Al suo interno due figure umane mimano la natura viva dei coralli alludendo all’origine dello stesso nome ( dal greco Kurahalos- forma umana ) e alla flessuosa, discreta, vulnerabile presenza di una specie minacciata dall’azione aggressiva nell’uomo. Come lo specchio di Alice così l’Arcorallo invita a oltrepassare il limite, a spingersi nella dimensione del profondo, a immaginare un mondo popolato da minuscoli esseri che si trasformano per magia in sempre più rari e spettacolari manufatti. Per questi motivi l’installazione di Marco Velli trova ospitalità nel punto più lontano dal mare, nella periferia che non guarda all’orizzonte ma si chiude nel reticolo di abitazioni e vie che si incrociano insistentemente. Perché qui, più che a un passo dalla costa, è facile sognare altri luoghi, altri illimitati spazi, altre vie di fuga dalla quotidianità. Icona della città, il corallo trasformato in architettura del possibile apre un varco poetico all’ospitalità, all’accoglienza».