Un grande passo in avanti verso la reindustrializzazione delle aree di crisi complessa di Porto Torres e Portovesme. La buona notizia è arrivata questa mattina, in un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma.

Le risorse finanziarie a disposizione ammontano a 30 milioni di euro (risorse del MISE), più 3 milioni di fondi regionali, destinate a coprire investimenti tra 1,5 e 20 milioni di euro. 

Proprio nella giornata di ieri, la Giunta regionale, su proposta degli assessori della Programmazione e dell’Industria, Raffaele Paci e Maria Grazia Piras, ha approvato una delibera che destina il cofinanziamento del programma di investimenti. 

I 3 milioni di euro saranno ripartiti proporzionalmente alla suddivisione delle risorse statali e potranno essere soggetti a revisione, qualora il ministero decida di aumentare il fondo destinato alle due aree di crisi.

«Dopo mesi di lavoro intenso – ha dichiarato la Piras –, mettiamo un paletto importante nel percorso per restituire un futuro alle due più importanti aree industriali della Sardegna pesantemente colpite dalla crisi degli anni scorsi afferma l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras. “È il risultato di un’attività che ha visto la Regione, il MISE e Invitalia, unite per raggiungere un obiettivo che consentirà alle aree di Porto Torres e Portovesme di ottenere aiuti concreti allo sviluppo economico e sociale. C’è da sottolineare che tali dinamiche di sviluppo saranno guidate dalle imprese, proprio in virtù delle agevolazioni previste per gli investimenti. La risposta alle Call delle due aree di crisi complessa è stata molto positiva – ha ricordato l’Assessora – ed è rilevante che abbiano riguardato un vasto ambito di settori produttivi, soprattutto in quello della ricerca e dell’innovazione, e in particolare del settore manifatturiero per Porto Torres. Lo stanziamento di 3 milioni di euro di cofinanziamento deliberato ieri dalla Giunta – ha concluso – è il segnale ulteriore dell’attenzione e dell’impegno con i quali abbiamo portato avanti le iniziative per riqualificare le due aree, sostenere le imprese e creare le condizioni per far crescere l’occupazione. Molto dipenderà dalla risposta che daranno le imprese una volta pubblicati i bandi. Sarà un momento fondamentale per verificare la bontà e l’efficacia delle proposte in campo».

Le schede progettuali presentate per il Polo di Porto Torres (area che comprende i Comuni di Porto Torres e Sassari, con oltre 11mila imprese e 36mila addetti) sono 59, per un totale di investimenti pari a 658 milioni e 886mila euro e una previsione di incremento occupazionale di 880 addetti.

Per quanto riguarda Porto Vesme (23 comuni), le schede progettuali presentate sono 21, con un valore di investimenti pari a 381 milioni e 627mila euro e un’occupazione prevista di 1.112 addetti.

Per il Sindaco di Sassari, Nicola Sanna, si tratta di «Una boccata d'ossigeno per il nostro territorio, che va incontro a un nuovo sviluppo grazie a un tessuto imprenditoriale pronto ad avviare nuovi progetti e creare nuova occupazione».

«Un investimento totale di 22 milioni di euro, 20 stanziati dallo Stato e 2 dalla Regione Sardegna – ha aggiunto – a sostegno di imprese che intendano investire nella zona industriale di Truncu Reale, che ricade nel territorio del Comune di Sassari e nell'area industriale di Porto Torres, aree non incluse nel perimetro da bonificare o inserite nel SIN – Sito di Interesse Nazionale».

«Il fabbisogno finanziario è quindi di gran lunga superiore alla disponibilità delle risorse pubbliche – ha concluso – ma all'investimento di 22 milioni è possibile aggiungere ulteriori fondi nazionali e regionali. Inoltre, il nuovo sviluppo imprenditoriale solleciterà il sistema bancario a ulteriori finanziamenti».