In Sardegna

Sassari: in piazza Castello una postazione fissa di defibrillazione pubblica

Nicola Sanna: «Diventare città cardioprotetta è uno degli obiettivi di questa Amministrazione»

Sassari: in piazza Castello una postazione fissa di defibrillazione pubblica

Di: Antonio Caria


È stata inaugurata questa mattina, alla presenza del Sindaco Nicola Sanna, dell'assessore alla Polizia municipale e Protezione Civile Antonio Piu, del direttore sanitario dell'Areus Piero Delogu, della direttrice della centrale operativa del 118 di Sassari Michela Cualbu e del comandante della Polizia municipale Gianni Serra, la nuova postazione fissa di defibrillazione pubblica in piazza Castello.

«Diventare città cardioprotetta è uno degli obiettivi di questa Amministrazione – ha sottolineato il sindaco Nicola Sanna -. Il nuovo Dae, nel cuore della città, permette di disporre di uno strumento imprescindibile per salvare la vita umana nei casi di persone colpite da arresto cardiaco in un'area del centro urbano considerata nevralgica e frequentata ogni giorno da migliaia di persone».

La postazione di defibrillazione pubblica, la prima fissa in città, donata dal 118, grazie all'azienda produttrice Philips Italia, al Comune di Sassari, si inserisce nel più ampio programma dell'Ente che vede già 85 agenti della Polizia locale e altri 80 agenti di altri Enti di Stato (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza ed Esercito) in possesso di un brevetto di esperto in rianimazione cardiopolmonare.

«Si tratta di un percorso che richiede tempo ma soprattutto la collaborazione di tutte le realtà interessate – ha aggiunto l'assessore Piu -. È necessario mettere a sistema tutti i defibrillatori presenti nel territorio, in modo da riuscire ad avere una copertura totale. Per questo da tempo abbiamo avviato incontri con tutte le forze dell'ordine dotate di Dae. È importante sottolineare che questo totem si aggiunge alle postazioni mobili delle nostre pattuglie che monitorano città, borgate e agro. Oggi la Polizia locale di Sassari rappresenta a tutti gli effetti un presidio di primo soccorso dislocato sul territorio».

Il totem installato in piazza Castello è collegato telefonicamente con la Centrale Operativa del 118, l’apertura dello sportello attiva il servizio di chiamata. Il defibrillatore contenuto all’interno della teca è di ultima generazione e illustra, in tempo reale, le modalità di intervento da prestare alla vittima di arresto cardiaco. L’apparecchio può essere utilizzato esclusivamente dai soccorritori in possesso di un regolare attestato.

«Grazie alla collaborazione con il 118 – ha rimarcato il comandante Serra - la quasi totalità dei nostri agenti e funzionari che pattugliano il territorio è formata per prestare un primo soccorso a chi ha un attacco cardiaco e per utilizzare perfettamente i Dae. Si potrà così intervenire tempestivamente nei casi di persone colpite da arresto cardiaco, e assicurare il primo intervento di soccorso e di rianimazione, in attesa e in collegamento diretto col personale del servizio 118. A sua volta il 118 potrà richiedere l'intervento della autopattuglia cardioprotetta».

«Si tratta di un progetto importante, che ha l'obiettivo di ridurre il numero delle cosiddette morti improvvise in cui il fattore tempo è fondamentale per salvare la vita – ha dichiarato la Cualbu -. I defibrillatori installati potranno essere utilizzati da operatori opportunamente formati che trovandosi in una situazione di emergenza, potranno aprire la teca e avviare le manovre di soccorso, guidati dalla stessa macchina che ha un utilizzo semplicissimo».

«Inoltre – ha aggiunto – l'apertura della teca determinerà in automatico il collegamento telefonico con la Centrale Operativa, per cui il soccorritore sarà in diretto contatto con l’operatore sanitario del 118 che potrà guiderlo nell’utilizzo del Dae».

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