In Sardegna

"Tempo solidale". Per ricostruire non bisogna chiedere sempre agli altri ma bisogna interrogare se stessi

Venerdì 14 dicembre assemblea pubblica dell’associazione per fare il punto sui primi mesi di attività

Di: Redazione Sardegna Live


L’associazione nuorese “Tempo solidale” intende fare il punto della situazione dei suoi primi mesi di attività. Venerdì 14 dicembre prossimo alle ore 18.00, presso la sala del settimanale L’Ortobene, in piazza Vittorio Emanuele a Nuoro, riunisce i propri associati e le altre persone che intendono aderire al progetto per comunicare i primi risultati delle azioni svolte. 

Questa è una stagione in cui la paura e la diffidenza stanno condizionando il comportamento delle persone e dei responsabili della cosa pubblica. Mancano progetti di lungo periodo e tutti vogliono incassare risultati a breve. Manca la pazienza del “costruire”, è venuta meno la volontà di creare occasioni di dialogo e di ascolto, si aggrega intorno all’idea dell’esclusione, i progetti di inclusione sono guardati con sospetto. Si afferma un’idea di identità che si fonda sulla contrapposizione e il respingimento, si sta affermando il modello dell’uomo/donna forti cui affidare le sorti della società e del Paese. Intanto cresce la povertà e il disagio, i poveri sono sempre più poveri, gli ultimi sempre più ultimi. Si pensa di risolvere il dramma dell’esclusione sociale mediante decreti legge approvati in fretta e furia senza sapere che prima di tutto bisogna ricreare un clima di concordia e di rispetto, di accoglienza e di regole, per tutti. 

Per ricostruire non bisogna chiedere sempre agli altri ma bisogna interrogare se stessi, chiedere a se stessi cosa si può fare per migliorare la società, per rendere più vivibile la propria città e il proprio paese, per dare spessore di umanità alla propria comunità. 

L’Associazione Tempo solidale, si propone, nel suo piccolo, di mettersi al servizio di chi ha bisogno, in primo luogo di ascolto e di aiuto concreto, dalle piccole azioni ai consigli, anche di natura professionale. Non per cambiare il mondo ma per migliorare la qualità della vita. 

Venerdì 14 si vuole parlare di questi temi, poi ciascuno, se vorrà, potrà dare il suo contributo. 

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