Pozzomaggiore

Tonino Oppes racconta lo spopolamento con “La voce del leccio”

Il giornalista e scrittore torna in libreria dopo “Il ballo con le janas”

Tonino Oppes racconta lo spopolamento con “La voce del leccio”

Di: Antonio Caria


Dopo il successo ottenuto con “Il ballo con le Janas”, lo scrittore e giornalista Tonino Oppes di Pozzomaggiore ritorna in libreria con la sua ultima fatica letteraria dal titolo “La voce del leccio”, edita per la casa editrice “Domus de Janas” e dedicata a Paolo Pillonca, scomparso lo scorso mese di maggio.

In 160 pagine e 15 capitoli, Oppes mette a confronto tre generazioni che si interrogano su passato, presente e futuro. Il tutto mentre le campagne si spopolano, Contadini e pastori, stanchi di combattere contro le piaghe della siccità e degli incendi, decidono di lasciare la loro terra alla ricerca di un lavoro migliore.

In tutto questo contesto, qualcuno prova a resistere ma nella parte più interna della Sardegna compaiono i primi segnali dello spopolamento. A fare da cornice tante piccole storie familiari, pezzi di antropologia e squarci di umanità con spaccati di vita di paese. All’ombra del grande leccio, custode di mille storie e simbolo di memoria e di speranza, si sfogliano fotografie in bianco e nero di un’isola che, per larghi tratti, ormai non esiste più.

I disegni di copertina sono dell’artista Giuseppe Carta, mentre le illustrazioni sono di Daniele Conti.

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