Porto Torres

Dal 23 novembre “Turre, Turres, Torres”, la personale di Francesco Zolo

L’esposizione sarà visitabile sino al 3 dicembre

Dal 23 novembre “Turre, Turres, Torres”, la personale di Francesco Zolo

Di: Antonio Caria


Sarà inaugurata venerdì 23 novembre alle 18.00, “Turre, Turres, Torres”, la mostra personale di Francesco Zolo in programma alla libreria Koinè di Porto Torres (Corso Vittorio Emanuele II, 40).

Il titolo vuole essere un omaggio alla città in cui la mostra si svolge ma anche alla vicina Sassari, la città delle torri, dove l'artista vive e lavora in un contesto particolare, quello del centro storico, in cui hanno sede la sua galleria e il suo laboratorio.

Il tema della personale riguarda non solo le torri alle quali fa riferimento il titolo della mostra non riguardano solo Porto Torres e Sassari ma anche e soprattutto le costruzioni nuragiche e la grande e stupefacente diffusione di queste tipiche architetture nel paesaggio sardo.

Inoltre, attraverso un'ampia varietà di tecniche (disegno, pittura, scultura e ceramica), l'artista reinterpreta altri elementi molto noti dell'archeologia sarda come i bronzetti, le dee madri, i giganti di Mont'e Prama, ma anche su altre testimonianze archeologiche meno conosciute che raccontano una Sardegna antica e in buona parte ancora misteriosa, come le iscrizioni di età nuragica che l'artista riproduce in terracotta, segni da alcuni studiosi interpretati come lettere di un alfabeto e di una lingua perduti. 

«I lavori di Francesco Zolo – ha scritto la storica dell'arte Vania Granata nel testo critico che accompagna la mostra – sono segni semplificati, riproposizioni, frammenti - forse “riemersioni” - di questo immaginario atavico che permea comunque le fibre della contemporaneità artistica e culturale di questa immensa regione».

«La necessità di recupero, – prosegue ancora Granata – il fermare quei segni su supporti differenziati (foglio, tela, ceramica, corpo, materiali di riuso etc.) e l'impiego dei media che, multiformi e senza gerarchizzazione alcuna, egli di volta in volta utilizza, significa (forse) restituirli non cristallizzati nella teca dell'antico ma vivi: linfa ancora nutritiva e riattualizzata - Dea Madre - della creatività e dell'arte oggi in Sardegna».

La mostra sarà visitabile fino al 3 dicembre negli orari di apertura della libreria.

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