Maxi operazione della Polizia e della Guardia di finanza: la droga nascosta anche nelle casse di birra. 11 persone in manette
Ecco i tutti i dettagli dell'operazione. Sequestrati beni per 4 milioni di euro
Di: Alessandro Congia
Undici arresti, beni sequestrati per 4 milioni di euro (case, barche e auto di lusso), 21 milioni di euro riconducibili allo smercio di sostanze stupefacenti: è l'imponente risultato conseguito nell'operazione antidroga denominata "Sardinia Panta Rei", portata avanti in maniera congiunta dalla Guardia di Finanza e dalla squadra Mobile della Questura di Cagliari.
In conferenza stampa, il questore Pierluigi D'Angelo, il generale di Brigata delle Fiamme Gialle Patrizio Vezzoli e il dirigente della Mobile, Marco Basile hanno illustrato i dettagli delle attività illecite compiute dal sodalizio sardo e campano.
Nell'isola sono scattate le manette per otto cagliaritani finiti nel carcere di Uta: si tratta di Stefano Medda, classe 1974, i fratelli e figli Carlo, Gaetano, Antonio e Matteo Tintis, Fabrizio Moroni, Fabrizio Medda e Vittorio Piras.
In Campania invece sono stati tratti in arresto i napoletani Luigi Del Prete, Carlo De Luca e Emidio Romano.
Per gli undici arrestati i reati a loro carico riguardano il traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di esplosivo: l'indagine, che ha visto coinvolti tra finanzieri e investigatori della Polizia di Stato circa duecento uomini, è stata avviata nel 2015 e tuttora sono in corso numerose perquisizioni domiciliari e intercettazioni telefoniche degli indagati.
I numeri La banda di trafficanti organizzava imponenti spedizioni di droga occultata tra le pedane di birra provenienti da Napoli o all'interno nell'intercapedine di un'imbarcazione. Una trentina le spedizioni nel corso di due anni, circa 300 chili per un totale di quasi 11 tonnellate di hashish; mirati accertamenti bancari hanno portato all'individuazione di conti correnti tra i quali uno aperto in Germania intestato al cosiddetto "capo del clan", Luigi Del Prete appena 28enne ma considerato elemento di spicco dell'intero sodalizio criminale.