Cagliari

Università, portierato e servizi esecutivi: la rabbia dei 132 lavoratori per il nuovo appalto

Impiegati e portieri rischiano i tagli degli stipendi, svolgono le stesse mansioni di prima ma con buste paga diverse

Università, portierato e servizi esecutivi: la rabbia dei 132 lavoratori per il nuovo appalto

Di: Alessandro Congia


Il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, ha incontrato questa mattina tutti i lavoratori – dipendenti di una ditta esterna all’Ateneo – che gestiscono i servizi di portierato e che hanno manifestato sotto il Palazzo del Rettorato. All’assemblea era presente anche Fabrizio Cherchi, Dirigente della Direzione Acquisti, appalti e contratti.

Il Magnifico ha spiegato che l’Ateneo non ha operato nessun taglio sul budget a disposizione per il servizio, nonostante i tagli subiti a causa del progressivo calo del Fondo di Finanziamento Ordinario. Dopo un lungo dialogo che si è svolto nell’atrio del Rettorato, il Rettore ha dichiarato che non ci sono alternative legalmente percorribili, ma ad una precisa dichiarazione di un rappresentante sindacale che sosteneva il contrario, si è detta disponibile a valutare proposte alternative insieme ai dirigenti preposti. Il Rettore ha poi ripetuto che i servizi per cui l’Ateneo ha aderito alla gara del CAT Sardegna sono importanti per la gestione dell’Università di Cagliari.

Le rivendicazioni

La manifestazione si inserisce nel quadro della mobilitazione avviata da Filcams CgilFisascat Cisl e Uiltucs Uil, che hanno proclamato lo stato di agitazione e chiesto un incontro urgente all’amministrazione universitaria e alla rettrice Maria del Zompo. 

La decisione di organizzare il presidio di protesta è stata presa lunedì scorso, dopo l’incontro con i responsabili dell’Associazione temporanea di imprese Coopserviceche si è aggiudicata il nuovo appalto dal 1 novembre e l’assemblea di lavoratori, preoccupati per le nuove condizioni del servizio, legate a un taglio di risorse da parte della committente, l’Università. 

Il nuovo inquadramento contrattuale, conseguenza di un capitolato che prevede 14 euro lordi l’ora contro i 17,50 del vecchio appalto, porterebbe a una busta paga ridotta di 450 euro lordi per i 67 impiegati, e di 100 euro lordi per i 65 portieri. Condizioni del tutto inaccettabili per sindacati e lavoratori, malgrado la disponibilità di una delle cooperative a integrare una parte della differenza di retribuzione.

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