Aritzo

Covid. Ad Aritzo scatta la zona rossa rafforzata

Il commissario straordinario Antonio Monni ha firmato la nuova ordinanza: lockdown dopo la scoperta di un importante focolaio

Covid. Ad Aritzo scatta la zona rossa rafforzata

Di: Redazione Sardegna Live


Mentre la Sardegna torna progressivamente alla normalità, essendo una delle prime regioni italiane in zona bianca, per il comune di Aritzo si prospettano giornate difficili. Il commissario straordinario Antonio Monni, infatti, ha firmato oggi una nuova ordinanza che dispone la zona rossa rinforzata in seguito all'importante focolaio di contagi Covid riscontrato alcuni giorni fa.

"Dalle ultime comunicazioni intercorse con i medici responsabili del Servizio di Igiene Pubblica di Nuoro - si legge nel documento firmato da Monni - è emerso che la percentuale dei casi positivi rispetto ai soggetti tamponati nei giorni scorsi risulta numericamente importante (40 casi di positività) tale da richiedere urgenti provvedimenti restrittivi a livello locale".

Un numero che potrebbe crescere ulteriormente visto che, spiega ancora l'ordinanza, "restano da processare 480 tamponi eseguiti nelle giornate del 3 e 4 giugno e che tale situazione potrebbe evolvere in un rapido peggioramento con la probabilità di generare un ulteriore incremento della diffusione del virus".

Sarà dunque vietato fino al 15 giugno ogni spostamento fuori dal territorio comunale, salvo quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, assistenza a persone anziane o disabili da parte di parenti o operatori sanitari, per motivi di salute, per rientrare alla propria residenza domicilio o abitazione, a condizione che il soggetto attesti o con autodichiarazione o con esibizione del green pass o del referto di laboratorio rilasciato dall' ATS - ASSL di competenza, recante esito negativo al Covid. Chiusi bar, ristoranti, pizzerie, alberghi e b&b. Non sarà consentito neppure l'asporto.

Sospesa l'attività didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. Restano aperti i negozi di generi alimentari e di prima necessità, la farmacia, l'edicola e la tabaccheria. Chiuse al pubblico tutte le chiese, temporaneamente sospese tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali con il rito tradizionale compreso l’accompagnamento in processione. Il rito funebre potrà essere celebrato direttamente al Cimitero alla presenza dei soli stretti familiari. Chiusi i parchi, gli impianti sportivi, i musei, le biblioteche e le palestre. 

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