Santu Lussurgiu

La grande impresa del nuotatore infaticabile. Andrea Sechi, traversata di ventuno chilometri a 76 anni

Ha nuotato per sei ore e mezza da Putzu Idu sino a San Giovanni di Sinis

La grande impresa del nuotatore infaticabile. Andrea Sechi, traversata di ventuno chilometri a 76 anni

Di: Fabiola Castri


Lo scorso mercoledì mattina Andrea Sechi ha dato sfogo alla sua grande passione nuotando per 21 chilometri nelle coste del Sinis. La traversata è durata sei ore e mezza, e senza mai fermarsi ha nuotato da Putzu Idu a San Giovanni di Sinis.

Un’impresa già così da premiare, ma se si pensa che il signor Sechi è un pensionato di 76 anni, la sua opera sembra ancora più straordinaria.

Il signor Sechi cordiale e simpaticissimo, ha detto di non ricordare quando ha iniziato a nuotare, lo ha sempre fatto, sin da bambino quando al suo paese natale, Santulussurgiu, andava al lago a nuotare. Si, perché altra cosa insolita è che la sua passione per il nuoto e per il mare è venuta fuori pur crescendo in un paese di montagna. “Ci si aspetterebbe da uno di Santulussurgiu che sappia andare a cavallo, ma non che sappia nuotare” dice sorridendo. E nuotare lo fa davvero bene.

Sin dall’età di 14 anni ha lavorato come barbiere a Santullussurgiu con suo padre. Ricorda di aver frequentato il mare sempre e solo in vacanza, e poi durante il servizio militare a Imperia, quando si andava al mare senza autorizzazione, firmando solo un foglio dove l’Esercito declinava ogni responsabilità in caso fosse successo qualcosa, e che il Signor Sechi ricorda scherzosamente di aver firmato senza neanche leggere pur di andare a nuotare.

A 35 anni il suo trasferimento ‘casuale’ in Belgio con la moglie Marcellina e i figli, “siamo partiti per una vacanza e invece ci siamo fermati qui già da 41 anni. E poi a Woluwe-Saint-Pierre c’è una bellissima piscina olimpionica che frequento ogni giorno”. Si allena per diverse ore, con la particolarità di non toccare mai le sponde, per avere quasi l’illusione di allenarsi in mare aperto.

Da pensionato inizia le traversate in mare. La prima in assoluto a 71 anni da Capo Mannu all’Isola di Mal di Ventre, dove ha nuotato per 17 chilometri in poco più di cinque ore. Poi quella dalla Corsica alla Sardegna, a 73 anni, spinto quasi da un altro nuotatore che aveva fatto la traversata qualche anno prima e che i giornali avevano descritto come “l’uomo che aveva fatto inchinare la Sardegna”, cosa che a Sechi ha fatto venire voglia di provare per dimostrare che la Sardegna non si ‘inchina’ tanto facilmente.

Un uomo con una grande forza di volontà. Lui si descrive come “portato ad essere sportivo, ho un cuore da atleta con 45 - 50 battiti a minuto, la pressione perfetta, non bevo se non un bicchiere di vino a pasto ogni tanto, e non fumo. Mi piace tenermi allenato, se non vado in piscina accompagno mia moglie Marcellina che pratica la camminata nordica, e io mi faccio sei chilometri di corsa”.

Andrea Sechi pare si dimentichi la sua età. E la fa dimenticare anche a chi ascolta le sue parole e i suoi racconti legati al mare e al nuoto. Di come gli viene naturale stare a galla, e di come quando nuota non prova né fame né sete, “anche perché fermarmi per mangiare o bere mi farebbe perdere il ritmo” scherza.

Gli piace nuotare in solitaria, e quando viene in Sardegna si allena per circa due ore nuotando dalla spiaggia di Torre Grande o Is Arenas verso Santa Caterina, con Marcellina che lo aspetta pazientemente, osservandolo di tanto in tanto con il binocolo.

Mercoledì ha ripetuto l’impresa che già lo scorso anno voleva compiere, ma aveva dovuto rinunciarvi, perché nonostante più di sei ore e mezzo in acqua, una mareggiata non gli permetteva di avanzare, e se anche diceva di non sentirsi stanco, gli amici e la moglie l’hanno convinto a salire sul gommone. Per tutto quest’anno si è allenato con lo scopo di riuscire a finire la traversata, e così è stato.

Dopo una notte di pioggia che non prometteva niente di buono, e una semplice colazione con caffè e latte, è partito alla volta di Putzu Idu.  Alle nove il tuffo di partenza  con un mare calmissimo, le prime onde fastidiose dopo circa un’ora.  Ma questa volta, dopo sei ore e mezzo è arrivato al traguardo. Ad attenderlo Marcellina e solo qualche parente ed amico.

Forse non avrà vinto nessuna medaglia, e in realtà neanche se la sarebbe aspettata, perché tutto questo lo fa per una soddisfazione personale e comunque per seguire la sua passione, ma Andrea Sechi è sicuramente un grande esempio per molte persone, di come volere è potere ad ogni età, e questo potrebbe essere un premio gradito.

Il percorso

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