In Sardegna

Diabetici sardi, l’odissea per evitare di pungersi le dita: “La Regione intervenga subito”

I nuovi dispositivi misurano i livelli di zuccheri nel sangue (glicemia) superando l'impopolare e fastidiosa ‘puntura' necessaria per estrarre la goccia di sangue

Diabetici sardi, l’odissea per evitare di pungersi le dita: “La Regione intervenga subito”

Di: Alessandro Congia


Il mancato acquisto dei sensori per la glicemia sta provocando disagi per i diabetici sardi. Negli ospedali cagliaritani Binaghi e Businco la situazione è fuori controllo, con i centri diabetologici all'interno dei presidi sanitari che attendono l'approvvigionamento dei dispositivi da fornire ai pazienti. 

La denuncia è stata lanciata dal vicepresidente della commissione salute in Consiglio regionale Edoardo Tocco (FI): “L'Azienda tutela salute – spiega – non ha ancora dato il via libera per il rifornimento degli apparecchi “Flash glucose monitoring”, ovvero dei sistemi che consentono l'automonitoraggio glicemico. Un metodo innovativo che permette la lettura dei valori senza dover pungere le dita”. 

Gli strumenti non sono stati ancora messi a disposizione degli ospedali isolani: “E' diventata un'emergenza insopportabile per i diabetici, già sottoposti a delle cure continue per il controllo della patologia – conclude Tocco – L'Ats non ha dato ancora la disponibilità per la fornitura delle strumentazioni che supporterebbero una qualità di vita sicuramente migliore per i pazienti. E' una situazione insostenibile che necessita di provvedimenti urgenti dell'assessorato della sanità per concedere gli apparecchi ai diabetici sardi”.

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