In Sardegna

Vigilanza Sarrabus-Gerrei, sbotta il presidente: “Noi, prossimi al fallimento con nuovi disoccupati”

Il numero uno dell’istituto di vigilanza cagliaritano, nato nel 1982, scrive al Governatore Pigliaru: “Nella mega gara d’appalto per i servizi di sicurezza nei presidi della Regione, sono state escluse le aziende sarde, ora siamo così destinati a chiudere”

Vigilanza Sarrabus-Gerrei, sbotta il presidente: “Noi, prossimi al fallimento con nuovi disoccupati”

Di: Alessandro Congia


Una lettera indirizzata al presidente della Regione Francesco Pigliaru per avere chiarezza sulla mega gara d’appalto che ha interessato i servizi di vigilanza in tutti i presidi, uffici e sedi della Regione. Tre lotti (dove sono stati raggruppati con ordine tutte le sedi regionali) ai quali hanno partecipato come raggruppamento di aziende (Ati) gli istituti di vigilanza sardi, ma infine esclusi con l’aggiudicazione ad una società di vigilanza della Penisola. 

LA LETTERA. “Voglio esporre il mio stato d’animo, la mia amarezza – scrive Ignazio Pisanu – sul fatto di non sapere dopo oltre 34 anni di attività lavorativa presso la Cooperativa Sarrabus Gerrei , chi dover, a  60 anni suonati, ringraziare della mia posizione lavorativa come prossimo disoccupato. Mi rivolgo chiedendo all’Onorevole Pigliaru, Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, come mai in un momento di prospettive dense di incertezze non si sia accorto del periodo cosi difficile e delicato, di crisi di produttività e occupazionale che sta interessando il nostro settore su tutto il territorio Regionale. Grazie a Lei, o a chi per Lei,  si è ben pensato, senza tener conto delle piccole realtà esistenti nel territorio Regionale, dove hanno tratto sostentamento le nostre care famiglie, di esperire attraverso la Centrale di Committenza Sardegna CAT,  una mega gara per un accordo quadro in relazione all’affidamento dei servizi di vigilanza armata e portierato a favore delle Amministrazioni aventi sede nel territorio Regionale, suddiviso in tre mega lotti  per l’importo complessivo stimato di € 83.435.000,00, dei quali € 45.075.000,00 per il Lotto 1 – Sardegna Sud, euro 23.450.000,00 per il Loto 2 - Sardegna Centro, euro 14.910.000,00 per il Lotto 3 – Sardegna Nord, da aggiudicarsi mediante il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

La gara – aggiunge Pisanu - prevedeva l’ammissione delle sole offerte che avessero superato una determinata soglia di sbarramento costituita da un punteggio minimo da ottenere in sede di valutazione tecnica. L’Onorevole Pigliaru avrebbe fatto cosa gradita in primis alla Cooperativa Sarrabus Gerrei e a tutte le imprese sarde del settore, se in un  momento cosi delicato di crisi e di occupazione avesse,  con più attenzione  dedicato la sua opera, e, concentrato i suoi sforzi  per la crescita della nostra economia attraverso le aziende sarde, riconoscendo cosi i meriti a quelle Entità come la nostra  Cooperativa che assicurava dal 1983 la tranquillità a 50 / 60 famiglie, con notevoli sacrifici da parte degli amministratori che hanno fatto il possibile nel cercare di tener  ben salda la gestione dell’azienda.

“Giusto appunto – aggiunge il presidente della Coop Sarrabus e Gerrei - prima della brillante idea di bandire la mega gara che ha già sancito la fine di una Cooperativa in Ogliastra, e , forse  della nostra Cooperativa con sede a (Villaputzu in  Sardegna) a vantaggio di altre aziende che non hanno sede in ( Sardegna ). Alla gara hanno partecipato tre Raggruppamenti di imprese e tra questi il Raggruppamento composto da, La Sicurezza Notturna (capogruppo) e Istituto Di Vigilanza Tiger Di Carrucciu Omero, Nuova Sicurvis S.R.L., Sarrabus Gerrei Societa’ Cooperativa e G.P. General Pol S.R.L. tutte aziende sarde. Di questi solo un raggruppamento superava la suddetta soglia di sbarramento e, per l’effetto, detto Raggruppamento si aggiudicava tutti e tre i lotti ( il Raggruppamento in questione è quello composto da Coopservice, Istituto di Vigilanza Notturna e Diurna di Cannas snc, la Nuorese, Società Cooperativa, SFL Service Facility Logistics, La Vedetta 2 Mondialpol S.p.A.  Alarrm System, Sicuritalia S.p.A. e Sicuritalia Group Service (con l’avvertenza che per il lotto 1 ed il lotto 3 la capogruppo è la Coopservice  mentre per il lotto 2 la capogruppo è La Nuorese ). Ciò premesso deve subito evidenziarsi che per alcune aziende facenti parte del Raggruppamento escluso, e stata sancita la fine della propria attività.

Quindi la morte dell’azienda e, con la morte dell’azienda, anche la morte di una parte dei lavoratori, che in base al ccnl che regolamenta il nostro settore, nonostante preveda, con l’attivazione del cosi detto cambio di appalto non hanno alcun diritto di passare alle aziende aggiudicatrici della gara, tutto avviene con la totale indifferenza dei sindacati, che cercano di tutelare il lavoratore, e non le  aziende sarde.

Onorevole Pigliaru sappia che il giorno 15 giugno 2018 al cambio appalto ( ATS  SARDEGNA )   di sole guardie giurate facenti parte del RTI uscente sono passati alle altre aziende circa 140 uomini.                         Un vero e proprio dramma per le aziende sarde escluse dalla gara, secondo il mio modesto parere il bando di gara contrasta con l’interesse pubblico sotto diversi profili sostanziali e rilevanti quale è l’interesse pubblico al regolare espletamento delle libera concorrenza e quello della tutela delle piccole e medie imprese. E’ giusto sapere che il bando di gara non ha consentito la libera partecipazione a tante piccole e medie imprese sarde, quindi non garantendo la massima partecipazione, la Cooperativa Sarrabus Gerrei ha partecipare in RTI, perché come da bando di gara, pur avendo voluto partecipare da sola non aveva i cosi detti requisiti , la partecipazione in qualunque forma associativa non deve essere un’ obbligo, ma un’opzione che ogni azienda possa valutare.

Quello che preme mettere in evidenza, è, che tutto questo danno per le aziende sarde non avveniva prima della gara bandita dalla Regione Sardegna (Sardegna Cat) , infatti le piccole aziende, anche come la Cooperativa Sarrabus Gerrei riuscivano autonomamente a  partecipare alle gare, alcune le vincevano altre le perdevano, d’ora in poi non lo potranno più fare, e loro malgrado saranno,  condannate a morire chiudere le proprie aziende. 

Ebbene si, è giusto precisare che  i mega lotti e l’accorpamento dei due distinti servizi non  giovano né all’interesse pubblico né alla libera concorrenza, né alle piccole e medie imprese che, invece, devono essere tutelate. ( la gara è stata aggiudicata a prezzi superiori a quelli praticati dalle aziende che hanno svolto i lavori sino al 14 giugno 2018, un grave danno sia per i contribuenti sardi, che per l’erario. ) si spera in un intervento da parte della Corte dei Conti.

Speravo anche che in questa società le disuguaglianze non sarebbero aumentate, credendo forse che la spesa pubblica non doveva crescere ai ritmi degli anni scorsi, mi sbagliavo di grosso, mi chiedo a che cosa è servito il parlare tanto della cosi detta spending  review. Spero che tutto questo che sta accadendo per il settore Vigilanza, non possa un domani accadere anche ad altri settori dove altre aziende Sarde forse verranno penalizzate alla stessa maniera. 

Sempre con riferimento all’espletamento della libera concorrenza deve segnalarsi che all’accordo quadro della Regione Sardegna – Sardegna CAT, stanno aderendo numerosi enti pubblici non solo regionali ma anche nazionali quale l’INAIL e tanti altri  sembra che abbiano annunciato di voler aderire. Rilevato che il bando non prevede alcun limite di adesione né prevede una valida e puntuale individuazione delle stazioni appaltanti che possono aderire, e del valore economico massimo delle adesioni, l’incontrollata adesione a detto accordo quadro in atto ha l’effetto di creare una preoccupante situazione di monopolio del mercato regionale riguardo ai servizi della vigilanza armata e del portierato a favore di un unico raggruppamento di imprese, con l’aggravante che quest’ultimo si vedrebbe aggiudicati contratti per un importo ben superiore al tetto massimo di 83 milioni di euro a base della gara Sardegna CAT. portando alla chiusura delle altre società sarde”.

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