Florinas

Dominique Manotti chiuderà la prima parte di “Florinas in giallo”

L’appuntamento è per domani alle 19.00 in piazza del Popolo

Dominique Manotti chiuderà la prima parte di “Florinas in giallo”

Di: Antonio Caria


Sarà Dominique Manotti la protagonista dell’ultimo appuntamento della sezione estiva “A balla sola” che chiuderà la prima parte del festival “Florinas in Giallo. L’isola dei misteri”.

Domani 22 agosto dalle 19.00, in piazza del Popolo, la giallista francese dialogherà con Daniela Preziosi e con il supporto, per le traduzioni, di Paola Cadeddu. Si parlerà dei suoi romanzi che raccontano la politica e la società della Francia dell’ultimo mezzo secolo, e in particolare di “Le mani su Parigi”, ripubblicato in traduzione italiana da Sellerio nel 2017.

Ambientato in Francia nel 1985, quinto anno di presidenza di François Mitterrand e sesto della guerra tra Iran e Iraq, “Le mani su Parigi” è un noir che indaga le connessioni tra politica e finanza e prende avvio dall’esplosione in volo di un Boing 747 carico di missili destinati a Teheran. Il regista dell’affare dei missili è Bornand, consigliere del presidente all’Eliseo, spregiudicato e cinico uomo di potere. Sul caso, e sull’omicidio di una prostituta curiosa, si troverà ad indagare Noria Ghozali, una giovane agente di origine magrebina. Un personaggio inventato, dice l’autrice, ma «ha la stessa determinazione che ho trovato nei miei studenti di origini magrebine. Ha il loro modo di lottare, di non mollare mai la presa. Somiglia soprattutto a una di loro, la più brillante, ed è a lei che penso quando scrivo di Noria».

Il titolo originale del romanzo, “Nos fantastiques années fric”, più di quello italiano mette l’accento sul tema dei soldi. Non esattamente puliti. «Ho voluto raccontare uno degli aspetti del culto del denaro durante la presidenza Mitterrand –  ha spiegato Dominique Manotti -. È stato allora, all’inizio degli anni Ottanta, che la Francia è entrata nell’epoca dell’ultraliberismo. Un po’ come è successo in America con Reagan e in Francia con la Thatcher. Il sintomo più evidente che ho cercato di descrivere è il convertirsi della sinistra francese al culto del denaro, che ha contagiato tutto l’apparato statale».

L’altro tema è quello dello svuotamento di significato di concetti come legale e illegale. «Eludere la legge – ha sottolineato la scrittrice – è considerato un rischio come un altro: si misura il costo e, in base a quello, e solo in base a quello, si decide se correre il rischio. Tutto senza rimorsi di coscienza».

Militante politica e sindacalista tra gli anni Sessanta e gli Ottanta del secolo scorso, Manotti è docente di Storia economica all’Università di Saint-Denis oltre che autrice di una decina di romanzi gialli e noir di successo premiati con riconoscimenti importanti - Grand Prix de la Littérature Policière nel 2011.

La scrittrice è in Sardegna per un mini tour che inizia mercoledì 22 a Florinas e prosegue venerdì 24 al festival “Dall’altra parte del mare” di Alghero (per una serata noir in gemellaggio con Florinas in Giallo).

Dopo questo appuntamento, il festival riprenderà dal 27 al 30 settembre per quattro giorni non-stop di incontri con gli autori, reading, proiezioni di film e passeggiate letterarie.

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