Siligo

A Mesumundu oltre 16 metri di strada romana

La scoperta è avvenuta nei giorni scorsi durante la Scuola Estiva di Archeologia Medievale

A Mesumundu oltre 16 metri di strada romana

Di: Antonio Caria


Straordinaria scoperta nel sito di Mesumundu a Siligo: nei giorni scorsi, durante la campagna di scavi della Scuola Estiva di Archeologia Medievale dell’Università di Sassari, diretta dal professor Marco Milanese (Ordinario di Archeologia e Direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Ateneo)sono stati riportati alla luce oltre 16 metri di strada romana.

La strada è stata ritrovata durante gli scavi delle aree adiacenti la piccola chiesa bizantina di Santa Maria di Mesumundu, oggetto già da alcuni anni di scavi archeologici con l’obiettivo di far luce sull’insediamento romano precedente l’epoca bizantina.

Il sito comprende  complesso termale alimentato da un piccolo acquedotto e una probabile stazione di servizio, per le necessità dei funzionari imperiali in viaggio e anche per i viaggiatori comuni.

Il luogo del ritrovamento coincide con il tracciato della strada Carlo Felice, quindi  con l’odierna strada statale 131 ed è una conferma e un arricchimento importante per il territorio.

Una grandiosa scoperta dovuta anche al fatto che il Meilogu, in modo particolare la zona tra Monte Santo e Monte Pelao, rappresenta un’area di particolare interesse per la viabilità romana della Sardegna, anche per il raccordo con la strada per Olbia, ma ad oggi non era noto alcun tratto di strada sicuramente databile all’età romana.

«Il lastricato stradale portato in luce – ha sottolineato il professor Milanese  – è uno dei rari segmenti di strada romana della Sardegna, datato con certezza all’età romana imperiale, grazie allo scavo archeologico: potrebbe trattarsi di una deviazione, una sorta di svincolo, in direzione di Ardara, che si staccava dall’asse principale della viabilità romana della Sardegna, da Cagliari verso Porto Torres, la colonia di Turris Libisonis».

Sulla carreggiata è stata ritrovata anche una moneta del 350 dopo Cristo circa, probabilmente dell’Imperatore Costanzo II, e persa da un viaggiatore nel IV secolo d.C. o anche successivamente. Questo, per Milanese, testimonia l’utilizzo della strada in età tardo-romana, che fu percorsa ancora per numerosi secoli e forse addirittura nel pieno Medioevo.

La strada era larga circa 4 metri e consentiva il passaggio dei carri. In origine era pavimentata con pietre dalla superficie piatta, assicurate su un sottofondo compatto di macerie pressate, utili per permettere il drenaggio dalle acque e mantenere asciutta la carreggiata. Molte pietre del lastricato sono state asportate per successivi riutilizzi e pertanto la strada ha assunto un aspetto di pista.

Correlati

Il nuovo shop di Sardegna Live

SardegnaLive mette in vendita una serie di prodotti tipici dell’Isola, scopri i cesti regalo, i prodotti per il corpo ed i gadget nel nostro shop online.

Scopri lo shop