Cagliari

Presentato a Cagliari l'iniziativa "Un battito di vita - Progetto Gianna Melis"

Il progetto nasce con l’idea di donare un ecocardiografo di ultima generazione al reparto di Cardiologia Pediatrica del Brotzu

Presentato a Cagliari l'iniziativa

Di: Francesca Melis


È stato presentato ieri nell’aula consiliare del comune di Cagliari il nuovo progetto del Team Solidale Onlus “Un battito di Vita- Progetto  Gianna Melis.”

Il Team solidale è attivo nel sociale da ormai diversi anni e conserva nel proprio bagaglio diversi progetti realizzati grazie all’impegno costante, alla naturale sensibilità e al quotidiano ripetersi tra loro “dobbiamo fare qualcosa per gli altri”.

Il progetto “Un battito di vita- Progetto Gianna Melis”, intitolato alla sindaca di Esterzili recentemente scomparsa, nasce con l’idea di acquistare un prezioso e innovativo macchinario, un ecocardiografo di ultima generazione, da donare al reparto di Cardiologia Pediatrica dell’AO Brotzu di Cagliari, diretta dal dott. Roberto Tumbarello. Si tratta di uno strumento utile per lo studio delle cardiopatie congenite nei pazienti pediatrici ed adulti e del cuore fetale, consentendone la prevenzione e la cura, in quanto queste malformazioni sono tra le più frequenti riscontrate in età pediatrica e rappresentano la principale causa di morte correlata alla presenza di difetti congeniti da 0 a 14 anni. Queste hanno un’incidenza di 10 ogni mille nati vivi e, come ha spiegato il Dott Tumbarello: “in Sardegna la percentuale è molto più alta e si aggira intorno al 14 per mille, influisce su questo sconfortante dato l’isolamento geografico secondario all’insularità”.

Un progetto ambizioso e impegnativo, un traguardo difficile da raggiungere, ma non impossibile. La collaborazione, l’impegno e il contributo di tutti sono fondamentali per realizzarlo. La comunità di Esterzili ha già aderito, ma ieri anche il comune di Orroli, attraverso la voce del proprio sindaco Antonello Orgiana, ha accolto e sposato la causa con grande orgoglio. Mauro Caria, mente e membro del Team Solidale, ha illustrato il perché intitolare questo progetto a Gianna Melis. In primis, per la profonda amicizia che legava questa donna all’associazione, una persona speciale che ha accompagnato i primi passi del Team nel mondo del volontariato e che ha fatto della sua vita una missione a favore del prossimo, soprattutto dei più piccoli, dei più anziani e dei più deboli. Una piccola grande Donna che ha combattuto con grinta e determinazione per assicurare il diritto alla scuola dei suoi piccoli cittadini, il diritto alla salute e che ha sempre scelto di abbracciare orgogliosa i progetti per aiutare chi soffre fino agli ultimi istanti della sua vita.

Fino all’ultimo respiro i suoi pensieri sono stati rivolti verso gli altri, verso la sua comunità che tanto ha amato, verso i più deboli. Ha chiamato Mauro, con una voce debilitata dalla malattia e gli ha detto:“prima di andarmene voglio fare qualcosa per voi, con voi”. Come ha giustamente detto il dott.
Ignazio Chessa, ex procuratore capo della procura per i minorenni di Cagliari: "Stai morendo e stai pensando agli altri. Questo è il valore di una persona, questo è il valore di Gianna, questa la sua forza e il suo coraggio”.

Un’aula consiliare colma di persone: familiari, amici, i suoi cittadini, colleghi sindaci, semplici conoscenti. Persone che hanno avuto la fortuna di incrociare il cammino di Gianna, la quale è stata capace, si evince dalle numerose testimonianze, di lasciare un’orma indelebile nel cuore di tutti.

“L’aula consiliare non era così piena di gente neanche durante l’insediamento del Sindaco”, dice sorridendo Monia Matta consigliera comunale del Comune di Cagliari, “questo è un segnale forte, di come questa piccola donna abbia seminato bene”.

Tra la commozione generale c’è stato un susseguirsi di ricordi, di aneddoti legati alla sindaca di Esterzili, alla sua contagiosa risata, ma anche alla sua testardaggine, ai suoi sogni, ai suoi progetti, alla sua voglia di fare e di dare, all’amore per quel paese che per ben due volte quasi all’unanimità gli ha rinnovato la fiducia, si è fidato e affidato a lei.

Ma il ricordo più bello traspare dalle parole della sorella Anna, che non solo ha ringraziato Gianna per i suoi insegnamenti e per averla guidata fin da piccola nella sua crescita, ma soprattutto per averle dato l’immagine e la consapevolezza che la politica non sia quella delle liti, del non rispetto, dello stare seduti dietro ad una scrivania, ma che “la politica non merita tutta l’importanza che, soprattutto da queste parti, le viene attribuita. Grazie per avermi insegnato che la politica la facciamo noi nelle nostre scelte e nei nostri gesti quotidiani, tu hai fatto politica nutrendo relazioni forti, stando sempre dalla parte dei bimbi e dei ragazzi. Questa si chiama politica evolutiva, politica vitale, lottare per difendere i loro luoghi simbolo fosse una scuola o piuttosto una casa famiglia. Tutte le tue energie le hai sempre dedicate a far sentire importanti e far star bene le persone intorno a te rallegrando e rafforzando le relazioni sociali, ma risparmiandoti sugli slanci e sul coraggio".

"Quale straordinario potere evolutivo hai avuto tu nella vita dei tuoi più piccoli cittadini, sempre presente alle loro feste, fossero le recite di fine anno,piuttosto che l’arrivo della befana al centro sociale. Questo è stato il tuo modo di fare politica ed è stato dannatamente appassionante. […] Grazie sorella mia per aver seminato lasciando che altre mani raccogliessero".

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