Quartu Sant'Elena

Francesca Michielin in concerto a Quartu: un vulcano di vibrazioni

Piccola, ma molto vivace e colorata la scenografia alle spalle della 23enne

Francesca Michielin in concerto a Quartu: un vulcano di vibrazioni

Di: Marco Orrù - Foto di Alice Farris


Nella serata di ieri, all’Operà Beach di Quartu Sant’Elena, in collaborazione con SEM, è andato in scena il concerto della cantante veneta Francesca Michielin, che ha portato sulle rive del Poetto il suo “2640 Tour”. Nella piccola arena quartese, che ha registrato una buona affluenza di pubblico, erano presenti persone di tutti i tipi, nonostante si potesse pensare che l’artista veneta abbia un pubblico prettamente giovane. E così, accanto alle ragazzine e ai ragazzini di 14-15-16 anni, abbiamo potuto ammirare anche un pubblico adulto e persone di mezza età che ballavano al ritmo delle canzoni più famose della Michielin, da “Vulcano” a “Distratto” fino a “Magnifico”.

La cantante, accompagnata dalla sua giovane band (Maicol Morgotti alla batteria e alla batteria elettronica, Luca Marchi al basso, pianoforte e synth e Eugenio Cattini  alla chitarra e synth), dopo aver suonato la sera precedente a Porto Cervo, ha deliziato i suoi fan con tutte le hit del suo repertorio, dando spazio anche e soprattutto al suo ultimo Cd, 2640 appunto, così come il nome del suo Tour. Vestita con un paio di Jeans con due strisce gialle ai lati e con sopra un top e una camicetta gialla trasparente, l’ex vincitrice di X-Factor, dopo aver attaccato con “Tropicale”, ha salutato il pubblico quartese visibilmente emozionata poiché, confessa “è la prima volta che vengo da queste parti e spero non l’ultima”. Dopo aver chiesto di “fare un po’ di casino”, la Michielin ha proseguito nel suo concerto facendo la spola tra i suoi tre album. In rapida successione, quindi, ecco ”Lontano”, “Battito di ciglia”, “Io non abito al mare”, “Bolivia”, “L’amore esiste” e “Due galassie”.

Dopo un inizio forse un po’ troppo bloccata, accompagnata dai suoi strumenti (tastiera, launchpad e loopstation), la cantante si è poi sciolta e si è mossa in maniera più fluida e decisa, trascinando tutto il pubblico in un vortice di musica, colori e vibrazioni che ha caratterizzato tutto il concerto. Piccola, ma molto vivace e colorata la scenografia alle spalle della 23enne (pensata dalla stessa Michielin insieme a Giò Forma) che a metà concerto ha poi fatto emozionare con “Un cuore in due” al pianoforte, seguita da “E se c’era…” e “Scusa se non ho gli occhi azzurri”, due brani tratti dall’ultimo album. Dopo le tre hit “Magnifico”, “Distratto” e “Nessun grado di separazione”, si è arrivati al gran finale rock con due canzoni dal ritmo sostenuto e particolarmente battente, prima di “Vulcano”, uno dei suoi pezzi più in voga, che ha chiuso il concerto appena prima del bis finale.

Invocata dal pubblico, la Michielin è quindi tornata sul palco insieme alla sua band e ha intonato una emozionante “Alonso”, brano dell’ultimo Cd dedicato proprio al pilota di Formula 1, ex Ferrari, di cui l’artista veneta è una grande fan. Una canzone che ha emozionato tutti con più di una lacrima scesa al pubblico presente. Gran finale, al ritmo di tamburi, con Tapioca, pezzo che ricorda ritmi africani. Saluti conclusivi e una promessa che i giochi di luce, l’energia e la vivacità della musica della Michielin sarebbe tornata presto da queste parti.  

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