Cagliari

Caruso: “La Questura vieti l’evento che festeggia la mutilazione e l’accecamento di un poliziotto”

La denuncia del leader del Movimento Sociale Sardo, Daniele Caruso, contro la manifestazione di venerdì 27 luglio in viale Fra Ignazio, a Cagliari

 Caruso: “La Questura vieti l’evento che festeggia la mutilazione e l’accecamento di un poliziotto”

Di: Alessandro Congia


«Cagliari è stata tappezzata di volantini che promuovono un attentato e lo pubblicizzano come evento da ricordare e festeggiare, non trascurando il dettaglio della mutilazione e accecamento di un poliziotto».

Lo scrive a caratteri cubitali Daniele Caruso - segretario regionale - Movimento Sociale Sardo - Destra Regionale, riferendosi all’evento degli antifascisti che di fatto hanno reclamizzato l’iniziativa utilizzando frasi ignobili e riferimenti ad un episodio di cronaca in cui un agente della sezione artificieri si ferì gravemente ad un occhio e rimanendo senza una mano nell’intento di disinnescare un ordigno esplosivo.

“ Si tratta di un'intollerabile episodio di apologia di reato – prosegue Caruso - sanzionata dall'articolo 414 del Codice Penale, è necessario che la Questura di Cagliari impedisca una palese radunata sediziosa e segnali immediatamente gli autori del volantino alla Procura. Non si può più tollerare che la città sia ostaggio di degeneri figure simili. Siamo sicuri che le istituzioni faranno il proprio dovere, anche stavolta” 

LA POLEMICA. I manifesti in giro per Cagliari e l’evento pubblicato sul web: frasi che inneggiano gioia e piacere quando un poliziotto rimane ferito durante il disinnesco di un ordigno. 

Ecco il testo 

"In solidarietà con Ghespe, Paska e Giovanni, accusati di tentato omicidio per l’attacco contro la libreria di Casapound “Il Bargello”, avvenuto a Firenze nella notte di Capodanno 2017. Durante quest’azione è rimasto ferito lo sbirro ficcanaso che cercava di disinnescare l’ordigno, lasciando sul posto una mano e un occhio. A noi non interessa sapere chi sia stato e continueremo a gioire ogni volta che qualcuno attacca i fascisti, meglio ancora se uno sbirro ci va di mezzo". 

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