Ozieri

GAL Logudoro-Goceano: arriva il progetto Alter

Il grido d’allarme di Giammario Senes: «Interveniamo subito o il territorio rischia una desertificazione antropologica irreversibile»

GAL Logudoro-Goceano: arriva il progetto Alter

Di: Antonio Caria


È stato presentato venerdì scorso a Ozieri, “Alter”, un percorso di formazione e affiancamento finalizzato all’avvio di nuove imprese nell’ambito della green economy e del turismo sostenibile, predisposto dal Gal Logudoro-Goceano.

Un progetto che, a breve, dovrebbe coinvolgere venti partecipanti per la sede di Ozieri e altrettanti per quelle di Bono e Thiesi, tutti soggetti disoccupati, in mobilità o cassintegrazione. Il 45 per cento dei posti sarà riservato alle donne.

A introdurre la presentazione, Giammario Senes (Presidente del Gal Logudoro-Goceano) che ha rimarcato come «La crisi geopolitica internazionale ha determinato lo spostamento di una grossa fetta di turismo verso la Sardegna. Sta a noi fare tesoro di questa opportunità. C’è uno spazio enorme – ha aggiunto Senes  – per la creazione di nuove imprese ma dobbiamo attrezzare il territorio con adeguati servizi a prezzi equi, investire in formazione e competenze e andare verso un radicale cambiamento culturale che ci spinga a fare rete».

«ALTER risponde alle due fondamentali esigenze individuate dall’analisi del Piano d’Azione locale – ha spiegato il presidente – la necessità di formazione professionale e l’agevolazione di iniziative imprenditoriali in ambito turistico, in una zona che rischia un drammatico spopolamento e un indice di invecchiamento tra i più alti in Italia».

Il programma prevede una formazione pratica mirata di 180 ore, che partirà presumibilmente a settembre. Tra le novità inserite, la consulenza e l’affiancamento anche nelle fasi di costituzione della nuova impresa e dell’individuazione dei finanziamenti. La procedura di selezione è basata su una prova di verifica attitudinale del destinatario, che dovrà inoltre presentare un’idea di percorso imprenditoriale.

Il territorio del Gal (34 comuni del Logudoro, Goceano, Meilogu e Villanova) ha perso, dal 2001 al 2005, più di 14mila abitanti, circa il 22 per cento della popolazione totale. «Se questo fenomeno non sarà invertito si rischia una desertificazione antropologica irreversibile – ha affermato Senes –. Occorre battersi in particolar modo per sconfiggere il senso di rassegnazione e d’immobilismo».

Dopo i saluti dell’assessora alle attività produttive del Comune di Ozieri, Anastasia Ladu, i dettagli sono stati introdotti da Gianluca Lai e illustrati nel dettaglio dal coordinatore Simone Fozzi, entrambi di Equilibrium Consulting, società di consulenza capofila dell’operazione al fianco di GAL e di Performa, l’agenzia formativa di Confcommercio Nord Sardegna rappresentata dal direttore Mario Sassu.

Nel corso dell’incontro sono stati individuati sia i punti deboli del territorio (carenza di coordinamento, spopolamento, rassegnazione dei giovani,  monocultura, difficoltà di accesso al credito, scarsa viabilità e formazione inadeguata) sia i punti di forza (forte presenza di aziende agricole che presidiano l’ambiente, un aumento delle imprese turistiche anche grazie all’azione del GAL, un’offerta eterogenea di percorsi archeologici, escursionistici ed enogastronomici, un eccellente now how nel settore caseario e un costo della vita piuttosto favorevole).

La Regione ha destinato al Piano d’azione del Gal Logudoro cinque milioni e duecentomila euro, una cifra più che dimezzata rispetto al precedente finanziamento che servirà perincentivare e convincere le imprese a coordinarsi e fare rete.

Per informazioni su Alter è possibile contattare il numero 0798879529 (Segreteria Gal) o inviare un messaggio all’indirizzo di posta elettronica gal.logudorogoceano@gmail.com oppure attraverso il sito internet www.gallogudorogoceano.it.

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