Giave

Approvato il progetto preliminare per il Nuraghe Oes

La spesa prevista è di 10mila euro

Approvato il progetto preliminare per il Nuraghe Oes

Di: Antonio Caria


Sarà valorizzato il complesso archeologico monumentale di Nuraghe Oes. L’Amministrazione comunale di Giave ha, infatti, il progetto preliminare per i lavori di valorizzazione e fruizione dell’area archeologica, per un importo di 10mila euro.

L’intento è quello  di inserirlo all’interno dio in un importante percorso turistico archeologico, in modo da dare la possibilità ai visitatori agevolare la visita a questo nuraghe, sito a circa 800 metri dal maestoso Nuraghe Santu Antine di Torralba.

Il sito, ubicato in prossimità del corso del Rio Manno che funge da limite di confine amministrativo dei territori comunali di Giave e Torralba, è raggiungibile, dalla strada denominata “Valle dei Nuraghi”, percorrendo un sentiero sterrato, limitato da muretti a secco, di recente esecuzione.

Il nuraghe è composto da un edificio principale circondato da un antemurale, provvisto di torri di guardia, un’area sacra, costituita da un recinto con annesso tempietto, alcuni resti di una tomba dei giganti, dalle rovine di un vasto abitato e da una serie di altre strutture di difficile interpretazione tipologica.

Sin dai primi decenni del 1800, Nuarghe Oes è stato oggetto di studio di importanti studiosi, come Alberto La Marmora, John Warre Tyndale, Antonio Taramelli, Giovanni Lilliu e Lavinia Foddai.

Nel 2012, la Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro curò una campagna di scavo ha riportato alla luce il cortile antistante al mastio e una torre laterale.

L’Amministrazione comunale ha deciso di intervenire per una serie di motivi dovuti, principalmente, alla difficoltà di accesso al sito e alle sue precarie condizioni. Secondo gli amministratori «Allo stato attuale, l’area monumentale del Nuraghe Oes presenta diverse criticità per l’accesso all’interno delle strutture scavate, dovute all’irregolarità dei piani pavimentali, su cui è stato sistemato uno strato di pietrame a grana grossa non idoneo alla percorribilità in sicurezza; alla presenza sull’imboccatura del pozzo di una griglia troppo ampia, che non garantisce l’incolumità degli utenti, e all’inacessibilità degli ambienti superiori. Inoltre lungo il percorso pedonale di accesso all’area, sono evidenti almeno due punti in cui, sia la presenza di pietrame di crollo e sia l’affioramento della roccia naturale creano pericolosi dislivelli che non garantiscono la percorrenza degli utenti in condizioni di assoluta sicurezza».

In base al progetto, gli interventi riguarderanno la messa in sicurezza del sentiero pedonale, attraverso la realizzazione di due passerelle di legno provviste di doppio corrimano, la collocazione, all’ingresso del sentiero pedonale, di un cancello in legno

di abete a due ante simmetriche, il ripristino di un tratto di muratura a secco presso l’ingresso al sentiero pedonale, la messa in posa  segnale rettangolare didattico di informativa turistica.

Inoltre, si procederà alla Messa in sicurezza degli ambienti ricadenti all'interno del monumento, con la sistemazione dei piani pavimentali e la pulizia straordinaria dell’area circostante.

La finalità dell’Amministrazione comunale è anche quella che il sito venga gestito da una cooperativa locale assieme alla “Rocca de Pedra Mendalza”, quest’ultima inserita, nello scorso mese di dicembre, all’interno di una Convenzione tra il Comune e l’Unione dei Comuni del Meilogu.

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