Olmedo

Miniera di Olmedo: continua la protesta a 80 metri di profondità

Intanto, il Gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale presenta una mozione: "Pigliaru deve occuparsi della crisi del giacimento e mettere in campo ogni opportuna azione politica"

Miniera di Olmedo: continua la protesta a 80 metri di profondità

Di: Redazione Sardegna Live


Terzo giorno di occupazione della miniera per l’estrazione di bauxite di Olmedo a 80 metri di profondità da parte di 13 lavoratori che stanno sfidando il gelo e l’acqua. Negli spazi angusti delle gallerie i minatori stanno cercando di ripararsi dal freddo come possono, ma il vero problema è l’acqua che, alimentata dalle piogge, scorre accanto ai loro giacigli. L’Ugl Chimici, con Simone Testoni, lancia un nuovo appello alla Regione: “Occorre sbloccare al più presto la situazione e permettere a questi 13 minatori che hanno perso gli ammortizzatori sociali di transitare in Igea secondo il programma prefissato dalla Regione stessa – dice il rappresentante sindacale -. Sollecitiamo ancora una volta un incontro che deve necessariamente essere presieduto dal governatore Pigliaru, visto che gli assessori competenti in materia non stanno dando seguito agli accordi”.

Intanto, sulla questione interviene anche il gruppo di Forza Italia in consiglio regionale.

"Parole inaccettabili quelle dell'assessora dell'industria regionale Maria Grazia Piras che ha dichiarato alla stampa che se i minatori di Olmedo non cesseranno la protesta perderanno il posto di lavoro”.

Così il consigliere regionale Marco Tedde risponde alle dichiarazioni e annuncia il deposito di una mozione del Gruppo di Forza Italia affinché “il Consiglio Regionale prenda posizione in modo ufficiale su una crisi industriale dimenticata dalla Giunta regionale e dalla politica”. "Ancora una volta – continua l’ex sindaco di Alghero - rileviamo nostro malgrado che la Giunta regionale è debole con i forti e forte con i deboli. E’ questa l’immagine che la Regione mostra di sé  nella vertenza della miniera di Olmedo. Già ad ottobre dello scorso anno -ricorda Tedde - l'assessora dell'industria  minacciò gli operai che occupavano le gallerie di azioni di risarcimento danni e  in modo non troppo velato li avvisò che era in procinto di avviare lo sgombero forzato. Dopo circa due anni e mezzo di snervanti silenzi, con la Giunta che si è distinta per avere lasciate sole le rappresentanze sindacali in Grecia per trattare con la Elmin,  attendevamo parole di vicinanza ai lavoratori impegnati a salvaguardare il loro posto di lavoro e la dignità delle loro famiglie. Prendiamo atto che così non è. Nel frattempo 13 lavoratori attendono l'assunzione in IGEA promessa da lungo tempo, 5 vedranno scadere la mobilità a luglio, 6 a dicembre e 4 a marzo del 2020.  Oggi abbiamo depositato una mozione in Consiglio Regionale per impegnare Pigliaru a occuparsi della crisi del giacimento di Olmedo e  a mettere in campo ogni opportuna azione politica al fine di individuare le più urgenti soluzioni per far ottenere ai 13 lavoratori l’ingresso temporaneo in Igea e  a disegnare per tutti i lavoratori già occupati nel sito minerario un orizzonte di tutela della loro dignità, anche strutturando percorsi simili a quelli messi in campo per altre crisi industriali. Ma chiediamo anche che Pigliaru conduca con urgenza una seria ed efficace azione di scouting e a pubblicare il nuovo bando per la concessione del sito minerario. Il territorio è stanco di sentire dichiarazioni di circostanza e annunci propagandistici e ricorda con tristezza quando nel suo bilancio di metà mandato  il Presidente Pigliaru scrisse che “un anno fa la Miniera di Olmedo era chiusa e adesso, grazie all’azione di scouting della Regione, il sito è pronto a ripartire", chiude Tedde.

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